Terremoto nella Pro Loco di Conegliano: 8 consiglieri sfiduciano la presidente e chiedono il commissariamento dell'associazione
Il nuovo direttivo della Pro Loco era stato nominato solo nel luglio scorso
CONEGLIANO - E’ caos nella Pro Loco di Conegliano. 8 consiglieri su 12 hanno infatti sfiduciato la presidente Angela Buso, chiedendo anche il commissariamento dell’associazione, con una lettera inviata al presidente dell’Unpli Treviso Giovanni Follador. Il nuovo direttivo della Pro Loco era stato nominato solo nel luglio scorso, ma sarebbero già emersi problemi tali da portare la maggioranza dei consiglieri a chiedere il rinnovamento del gruppo.
La mail è firmata da 8 consiglieri, “in attesa dell’individuazione di un nuovo gruppo maggiormente idoneo e coeso e che permetta un sereno ravvio delle attività”. I consiglieri hanno anche elencato i motivi che hanno portato allo strappo, che toccano anche la questione del bando per l’organizzazione del Natale e la richiesta di creare un consulta delle associazioni.
Ma i consiglieri firmatari parlano anche dello "svolgersi di incontri con l’amministrazione comunale del cui contenuto molti consiglieri sono all’oscuro”, “l’invio di comunicazioni per nome e conto dei consiglieri senza previo consenso e senza alcun preavviso”, “l’evidente estromissione di alcuni consiglieri dalla vita dell’associazione, dove gran parte delle decisioni sono la logica conseguenza di incontri privati che sicuramente non si svolgono in sede di consiglio”.
E nella mail si parla anche della “decisione di intraprendere azioni e scelte da parte del presidente ed alcuni consiglieri senza coinvolgere il consiglio non volte al bene della nostra associazione”, e di “azioni e parole screditanti verso alcuni consiglieri, a scapito dell’armonia di un gruppo che dovrebbe essere coeso”.
9 in totale i punti con cui i firmatari hanno scatenato un vero e proprio terremoto all’interno della Pro Loco. E intanto il vicepresidente Cesare Peccolo si è dimesso dal suo ruolo all’interno dell’associazione. La presidente Buso ha preferito non commentare l’accaduto, riservandosi di tutelarsi - ha spiegato - in un altro momento.