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22 novembre 2024

Castelfranco

Tornano i concerti in presenza del Conservatorio Steffani, con lo sguardo già rivolto alle Olimpiadi di Milano-Cortina

Mentre il direttore Canazza anticipa un potenziale coinvolgimento dello Steffani nelle Olimpiadi del 2026, il Teatro Accademico ospiterà la IX edizione di "Chiave Classica", dopo due anni di stop causa pandemia.

| Leonardo Sernagiotto |

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CASTELFRANCO - «Il Conservatorio Steffani ricoprirà un ruolo da protagonista alle prossime Olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026. Saremo la colonna sonora dei Giochi olimpici». Più che un auspicio, le parole di Stefano Canazza, direttore del Conservatorio di Castelfranco, assumo il valore di una dichiarazione d’intenti, all’indomani dell’esibizione di Giovanni Andrea Zanon, giovane violinista castellano e allievo dello Steffani, durante la cerimonia di chiusura dei Giochi olimpici di Pechino 2022.

Il direttore Canazza non si sbilancia ulteriormente, ma ricorda come quello di Castelfranco sia il conservatorio di riferimento della provincia di Belluno, dove lo Steffani ha già instaurato un solido rapporto con la scuola comunale di musica di Belluno “Antonio Miari”, oltre che con la Camera di Commercio di Treviso-Belluno.

Nell’attesa del passaggio della torcia olimpica all’ombra delle Dolomiti e dell’inaugurazione della nuova sede presso il complesso di via Riccati (il bando esecutivo dovrebbe essere pronto per l’autunno), il Conservatorio Steffani è pronto ad offrire nuovamente alla cittadinanza concerti in presenza, dopo due anni di stop dovuto all’emergenza sanitaria.

Giovedì 3 marzo si aprirà la nona edizione di “Chiave Classica”, rassegna di sei concerti di alto spessore che si terranno all’interno del Teatro Accademico, organizzati anche grazie al contributo del Comune di Castelfranco, con il supporto dell'Assessorato alla Cultura. Musica cameristica, repertorio antico, sinfonica e un grande omaggio ad Olivier Messiaen: l'ambizione dello Steffani è di portare sul territorio alcune date di livello per consentire al pubblico di esplorare sentieri meno conosciuti del repertorio, ma anche di ascoltare i migliori studenti e docenti del Conservatorio.

Tra gli appuntamenti più originali, giovedì 31 marzo Sime Erre e l'Accademia il Giardino delle Muse presentano con Enrico Euron (arpa gotica e salterio) e Mauro Occhionero (percussioni storiche) "Sotto il cielo di Venere" un racconto ispirato alla vita di Cunizza da Romano, dove alla musica si alterneranno la lettura di opere dei trovatori medievali, interpretati da Angelica Leo.

L’appuntamento conclusivo del 21 aprile vedrà invece per la prima volta a Castelfranco la straordinaria presenza di ben quattro pianoforti a coda sul palco del Teatro Accademico, per un programma affascinante e di raro ascolto, tra Johann Sebastian Bach, Antonio Vivaldi e Simeon Ten Holt. Il programma completo nel sito del Conservatorio.

 


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Leonardo Sernagiotto

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