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19 marzo 2024

Una castagna in tasca

Categoria: Scienze e tecnologie - Tags: influenza, virus, stagione

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Scarpis Enrico | commenti | (4)

L’autunno è arrivato. Con lui i meravigliosi colori di cui si coprono gli alberi, il freddo e le castagne, da mettere…in tasca! Eh sì, perché secondo una nota ed antica credenza popolare, tenere una castagna in tasca vi proteggerebbe dall’influenza. Mi dispiace dirvi che non ho potuto verificare se funzioni realmente, anche se ne dubito. Tuttavia come ogni credenza popolare e/o rimedio della nonna possiede un fondo di verità: la castagna dell’ippocastano, cosiddetta “matta”, trarrebbe le sue proprietà medicinali dalla presenza dell’escina, sostanza che possiede proprietà anti-infiammatorie. Sembra che tale abitudine popolare nasca dall’osservazione che i nostri antenati fecero non so quanti decenni fa: dare da mangiare ai cavalli con sintomi respiratori un pestato di castagne li faceva guarire.

Oggi, come sapete, abbiamo metodi curativi e, in primis, di prevenzione certamente più efficaci.

 

Cos’è l’influenza?

L’influenza è una malattia respiratoria contagiosa, causata da un virus (Orthomyxovirus), che infetta le cellule delle vie respiratorie: naso, gola, fino ai polmoni. Frequentemente causa una malattia con sintomi lievi o moderati, anche se più raramente può portare a una malattia severa, capace di mettere a rischio la vita, soprattutto delle persone anziane e/o che presentano patologie concomitanti. Di qui la necessità per le persone a rischio di vaccinarsi.

 

Stagionalità

L’influenza è una malattia stagionale che è presente alle nostre latitudini durante il periodo invernale: tipicamente da Novembre a Marzo, con il picco a Gennaio-Febbraio. La stagionalità è data principalmente dal fatto che nei mesi più freddi le persone passano molto tempo in ambienti affollati, con scarso ricambio di aria e questo aumenta la possibilità di contagio. Inoltre nei mesi invernali gli sbalzi termici sono più frequenti: passare da un ambiente interno molto caldo, per di più poco arieggiato, all’ambiente esterno freddo causa una sorta di stordimento delle cellule immunitarie, che possono non contrastare efficacemente il virus.

 

Modalità di trasmissione

Il virus dell’influenza si trasmette attraverso le goccioline di saliva che sono liberate nell’aria durante uno starnuto o un colpo di tosse. Meno frequentemente è possibile contrarre l’influenza toccando un oggetto che presenta sulla sua superficie il virus (a nostra insaputa, ovviamente) e successivamente toccarsi la bocca, gli occhi o il naso. Il virus può essere trasmesso anche da persone apparentemente sane: mettiamo il caso che vi troviate vicino a una persona con l’influenza, se il virus vi ha infettato svilupperete i sintomi dopo 3-4 giorni, il periodo di incubazione nel quale il virus si replica assai velocemente. In quei giorni, però, voi potreste contagiare altre persone, anche se non avete alcun sintomo, perché il virus è già presente nelle cellule delle vostre vie aeree.

 

Sintomi dell’influenza

L’influenza è caratterizzata da una rapida comparsa di sintomi respiratori e generali come mal di gola, tosse senza catarro, naso chiuso, malessere generale, mal di testa, dolori ossei e muscolari. La febbre tende a salire repentinamente, ma può non essere presente. Nei bambini è comune la presenza di vomito e diarrea. È importante portare all’attenzione del proprio medico questi sintomi, che non sono esclusivi dell’influenza e che solo il medico riuscirà ad inquadrare e a dare loro la giusta importanza. Questo vale soprattutto per le persone anziane e che presentano patologie concomitanti. L’influenza si risolve completamente tipicamente in 5-6 giorni, anche se il malessere generale e la tosse possono rimanere per un paio di settimane.

 

Nel prossimo post:

La vaccinazione anti-influenzale.

 

ATTENZIONE! Medicina…in pillole NON dà consigli medici.

Le informazioni sopra riportate e tutti gli articoli del blog hanno solo un fine illustrativo: non costituiscono un consiglio medico, né provengono da prescrizione specialistica. Essi hanno lo scopo di spiegare tematiche mediche in modo comprensibile a tutti, senza, però, avere la presunzione di esaurire l'argomento in poche righe. Vi invito a rivolgervi al proprio medico curante, ai farmacisti e a tutti gli altri specialisti qualificati per chiarire qualsiasi dubbio riguardante la vostra salute. Il rapporto di fiducia, di stima reciproca e di confidenza tra medico e paziente deve essere sempre coltivato e salvaguardato con il massimo impegno possibile.



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Più che di castagne dovrebbe parlare di Maroni ( quelli di Combai sono ottimi ). I maroni che ha rotto a noi con i suoi articoli!

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La invito a non usare il plurale: a fronte di lei che ha trovato noiosi ed inutili questi articoli, ci sono molte altre persone che trovano interessanti e stimolanti gli argomenti che scrivo (vedi l’attualità de “Cos’è un farmaco generico?”).

Inoltre, forse non l’ha capito: nessuno la obbliga a leggere i miei articoli, se li trova troppo scontati è libera di non entrare nel blog.

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Mio caro dottorino in provetta..cerca di essere un pò più umile..sia nello scrivere sia nel porti e nel confrontarti con altre persone..

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Caro sig. Anonimo,
mi limito a riportare parte delle risposte ai commenti che mi hanno rivolto il sig Franco e il sig. Paolo, proprio verso quest'ultimo ho rivolto i miei più sentiti ringraziamenti, viste le precisazioni utili: "Caro sig. Paolo, la ringrazio innanzitutto di aver impiegato parte del suo tempo per leggere il mio articolo e per lasciare questo commento che contiene delle precisazioni utili per fornire un'informazione completa e doverose, visto che, essendo io uno studente, non posso avere la stessa esperienza di chi esercita la professione da molti anni ed è tutti i giorni a contatto con i pazienti e con le problematiche del caso". E ancora: "Sulla precisazione di carattere economico non posso aggiungere niente di più: non ho le competenze e nemmeno l'esperienza per confrontarmi con lei su questo campo, ma la ringrazio per il suo contributo specialistico, perché consente al mio blog di raggiungere una corretta informazione [...] Concludendo non posso che ringraziarla di cuore delle sue precisazioni, che mi stimolano ad approfondire l'argomento e ad imparare da chi, come lei, è disposto a mettere a disposizione della comunità le sue competenze e la sua onestà intellettuale. La invito a seguire i miei post successivi e ad intervenire ogni volta che lo riterrà opportuno".

Questo testimonia (come ho scritto nella presentazione e in tutti i miei post) come non è mia intenzione arrogarmi l'esclusiva dei temi che tratto, visto anche lo stile semplice che uso, né tantomeno ho la presunzione di esaurire l'argomento in poche righe ed in uno spazio come questo blog.
Inoltre non mi rivolgo con superiorità né ai lettori, né agli specialisti che vogliono inserire le loro precisazioni, frutto dei loro studi e della loro impareggiabile esperienza sul territorio. Non posso che ringraziare chi, come il sig. Paolo, privo di pregiudizi nei confronti di un giovane studente, capisce l'importanza di dare il proprio importante ed imprescindibile contributo a questo blog, che è, in primis, illustrativo e stimolante la curiosità dei lettori. Non certo una lezione!

Tra le righe cerco di convincere sempre i lettori a coltivare il rapporto medico-paziente, dicendo: "Vi invito a rivolgervi al proprio medico curante, ai farmacisti e a tutti gli altri specialisti qualificati per chiarire qualsiasi dubbio riguardante la vostra salute. Il rapporto di fiducia, di stima reciproca e di confidenza tra medico e paziente deve essere sempre coltivato e salvaguardato con il massimo impegno possibile".

Saluti

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