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07 luglio 2024

Treviso

Vacanze estive più care per un trevigiano su 4 ma non rinunciano al ristorante

Oltre la metà dei trevigiani che partono per le vacanze resta in Italia

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

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TREVISO - Vacanze, ma anche ristoranti ed eventi. L’aumento del costo della vita pesa sul portafoglio per 9 trevigiani su 10 ma, nonostante la preoccupazione, non rinunciano al divertimento e al benessere. Un trevigiano su quattro prevede di spendere di più per le vacanze estive rispetto allo scorso anno e uno su due sceglie di rimanere in Italia. Sono alcuni dei dati emersi dall’indagine di Confcommercio Veneto e Unioncamere Veneto su un campione di consumatori veneti e trevigiani (600 interviste). I dati parlano chiaro: prevalgono ottimismo e buone previsioni per l’estate soprattutto per il turismo, anche se l’inflazione pesa sul portafoglio e per l’87,7% dei trevigiani è una preoccupazione.

I risultati, che fotografano anche la provincia di Treviso confrontandola con le altre, sono stati pubblicati nei giorni scorsi e le interviste sono state realizzate nella prima settimana di giugno su un campione di 600 residenti in Veneto. La maggior parte di trevigiani intervistati dichiara che nei prossimi mesi spenderà soprattutto in ristorazione ed eventi (79,5%), abbigliamento e calzature (74%), benessere e cura della persona (68,5%) libri (66,5%), viaggi e vacanze (63,7%) attività ed articoli sportivi (43,2%) utilità e arredi per la casa (34,5%) computer smartphone elettronica (20,9%), articoli di lusso (9,4%). La spesa media stimata per categoria oscilla tra un minimo di 70 euro per i libri e un massimo di 870 euro per i viaggi e le vacanze, 495 euro per articoli di lusso, 368 per utilità per la casa, 255 per abbigliamento e calzature. Computer ed elettronica 290 euro.

Le vacanze tornano ad essere un sogno concreto per circa il 54,9% degli intervistati (che spenderà come l’anno scorso), mentre il 26 % addirittura di più. La maggioranza (52%) predilige vacanze fuori regione ma in Italia, il 16,1% pensa a destinazioni Venete, mentre il 31% all’estero.  Rispetto all’anno scorso, nel confronto con lo stesso periodo del 2022, sono previsti aumenti variabili tra il 10% e il 20% in vari comparti.

“Si prevede un’estate positiva. La gente ha voglia di muoversi, di andare in vacanza, fosse anche solo per qualche giorno, ma c’è il desiderio di “staccare” e di stare tra i propri cari e con gli amici e di recuperare le relazioni - sottolinea Dania Sartorato, presidente di Confcommercio Treviso - .C’è sicuramente un ritorno alla convivialità, ad estati con più esperienze, magari dislocate nell’arco dei mesi e delle settimane, con destinazioni diverse, e non più concentrate nel tradizionale mese di agosto. Tiene il mercato interno, tengono i negozi fisici, rispetto alla vendita on line: questo è un dato molto positivo, il commercio tradizionale ha dimostrato di svolgere tutta la sua funzione sociale e di prossimità. Non mi sorprende la cura per la persona e la ricerca del benessere, uno dei trend del post-Covid. Certo, le preoccupazioni ci sono, la speranza, infine, è che l’inflazione rallenti perché a fronte del sostanziale blocco delle buste paga dei lavoratori, il costo della vita si fa sentire in tutte le famiglie e nel carrello della spesa: ma per adesso non sembra erodere le vacanze, e neanche la voglia di acquisti”.


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