Addio allo scrittore Franco Zizola
Si è spento a 76 anni nella sua casa di Montebelluna
MONTEBELLUNA – Questa notte è venuto a mancare Franco Zizola, scrittore e insegnante molto stimato in città. “Nato a Montebelluna il 2 settembre del 1943, Franco si è si è laureato all'Università Cattolica di Milano ed è stato insegnante di Italiano e Latino presso il Liceo scientifico Primo Levi – si legge in una nota divulgata dalla famiglia -. Le centinaia di studenti che lo hanno conosciuto ne ricordano la grande umanità, la libertà di pensiero, la sollecitazione a usare sempre la propria intelligenza e non accontentarsi mai di verità precostituite. Le sue capacità quasi istrioniche li catturavano durante le lezioni, che spaziavano con grande naturalezza dal passato al presente, quasi sempre citando “a braccio” i più svariati autori”.
Dopo l’esperienza scolastica, ha continuato il lavoro di divulgazione organizzando cineforum, dibattiti e incontri letterari e, soprattutto, ancora per molti anni ha fatto conoscere autori della letteratura italiana e mondiale all’affezionato pubblico dell’Università della Terza Età, di cui è stato socio fondatore nel 1988. Le sue esperienze scolastiche e di vita sono oggetto di molte opere di narrativa pubblicate nel corso degli anni: Il convittore (Rebellato 1968), La valle serena (Rebellato 1985), Il sogno di Orfeo (Zanetti, 1998); La chiave nel pozzo (Canova, 1998); La mano di Dio (Canal & Stamperia Editrice, 2000). Il 2002 è l’anno de Le favole di Isabella, sulla tragica storia della poetessa lucana Isabella Morra, vincitore del premio Parola di Donna della regione Basilicata. Dieci anni dopo, esce Ruber palus – Palo rosso, che Giorgio Barberi Squarotti ha definito “romanzo alacre, inventivo, gustosissimo, sapientissimo, per il piacere di lettori attenti e veri”.
“Negli ultimi anni aveva manifestato l’intenzione di approfondire temi legati al secondo dopoguerra e in generale al significato del dolore. Non gli è stato permesso dal progressivo aggravarsi del suo stato di salute – conclude la nota biografica -. I suoi scritti e i suoi libri rimarranno per sempre testimonianza di un uomo dal cuore buono che non è mai sceso a compromessi”. Lascia la moglie, Silvana Leggerini, che ha condiviso con lui tutta la vita in una storia iniziata tra i banchi del liceo ad Assisi e che è proseguita, dopo il periodo universitario, a Montebelluna dove sono nati i quattro figli Alessandro, Andrea, Maria Cecilia e Cristina. L’ultimo saluto a Franco avverrà giovedì 9 luglio, alle ore 10.00, nell’auditorium della biblioteca di Montebelluna, alla presenza dei suoi ex alunni che leggeranno alcune pagine dei suoi libri.