I CARE SOLIDALE CON IL BIAFRA
Successo per il concerto organizzato dall'associazione che si occupa dei poveri del mondo e di immigrazione
| Laura Tuveri |
Treviso - Il concerto di beneficenza organizzato da I Care lo scorso 13 marzo al Teatro Eden di Treviso ha avuto un grande successo di pubblico e di critica. La Fondazione Cassamarca ha concesso il teatro per ospitare un concerto a fini umanitari dal titolo “costruiamo una scuola in Biafra”.
I cantanti sono stati eccellenti. La brava e bella soprano veronese Alessandra Pettene ha fatto commuovere la platea con la Tosca ed il duetto dal Trovatore con l’altrettanto grande baritono Roberto Bortoluzzi. Particolarmente apprezzata l’esibizione di Enrico Paro, che, in duetto con Bortoluzzi ha cantato “mio salvator”dal Don Carlo.
Entusiasmanti i bambini del coro “Incanto” della Galassia dell’Antoniano di Bologna, diretto dalla dolce Maestra Rossella Gasparini, che si sono esibito con il tenore Paro. Al pianoforte la deliziosa professoressa veronese Luisa Zecchinelli. Il momento più intenso della serata è avvenuto durante il collegamento telefonico con il villaggio di Amapu nella Repubblica del Biafra, da dove padre George ha fatto sentire il coro dei bambini beneficiari del progetto.
Il presidente di I Care, Gianni Rasera, ha sottolineato il tenace ruolo della volontaria di Marisa Armellani, organizzatrice della serata, ricordando agli spettatori che i contributi raccolti tra gli spettatori e dagli sponsor, verranno destinati alla costruzione di una scuola per oltre 500 bambini del villaggio dove opera il missionario nigeriano padre George e facendo un quadro della situazione sociale ed economica della realtà dove si realizzerà il progetto.
La mortalità infantile oltre il 20% (da noi è al 2/3 per mille), fame, malattie, mancanza di ospedali e scuole, niente acqua potabile (il primo pozzo nel villaggio è stato realizzato con una precedente analoga iniziativa organizzata da Marisa con I Care) miseria, reddito pro capite inferiore ad 1 dollaro al giorno ecc.
Rasera ha ricordato agli spettatori che è per pura fatalità che noi siamo nati nella parte più fortunata del Pianeta e che ognuno di noi potrebbe essere uno di quei bambini del villaggi di Amapu, a cui è destinato il progetto. Chi volesse proseguire negli aiuti umanitari o nelle adozioni a distanza dei bambini del villaggio può contattare I Care allo 0422 435622 o a info@icaretreviso.org.