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27 gennaio 2025

Treviso

LA CGIL SI MOBILITA PER USCIRE DALLA CRISI

Giovedì l'assemblea provinciale parlerà anche della necessità di rivedere l'accordo fa Governo, Cisl e Uil

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

LA CGIL SI MOBILITA PER USCIRE DALLA CRISI

Treviso - La Cgil trevigiana, pensando già alla manifestazione nazionale del prossimo 4 aprile a Roma, in questi giorni si sta concentrando sull’assemblea provinciale in programma il 12. Paolino Barbiero, segretario generale della Cgil provinciale di Treviso ha definito la riunione di giovedì “un grande incontro per dare un primo e forte segnale di mobilitazione in Provincia di Treviso per uscire dalla crisi, consultare i lavoratori e cambiare l’accordo sottoscritto soltanto da Cisl e Uil”.

Alla riunione parteciperanno più di 600 tra delegati e quadri dell’organizzazione sindacale che si riuniranno all’hotel Bhr di Quinto di Treviso anche alla presenza di Agostino Megale, segretario nazionale della Cgil. L’invito è stato esteso a tutti i 95 sindaci della Provincia di Treviso.

“E’ ora di muoversi affermando una politica economica in grado di sostenere imprese e famiglie – ha aggiunto Barbiero - per contrastare una crisi economica che ormai è divenuta vera recessione. Inoltre si deve contrastare l’accordo siglato dal Govermo con Cisl e Uil, che non ha tenuto conto del parere della Cgil e di fatto ha escluso milioni di lavoratori e pensionati che nella nostra organizzazione sindacale si riconoscono.

Questi i punti principali dell’appuntamento di giovedì, gli stessi che ci porteranno fino a Roma”. Per Barbiero, ora più che mai, è necessario trovare accordi condivisi tra tutte le sigle sindacali, per “proteggere lavoratori e pensionati e costringano l’esecutivo a realizzare politiche anticicliche destinando risorse al sostegno del reddito dei lavoratori licenziati e dei pensionati più deboli per evitare l’aumento della povertà.

Bisogna correre ai ripari ed arginare una situazione tragica: il PIL nel 2009 rischia di segnare infatti un meno 4% con conseguenze devastanti sulla tenuta dello stato sociale, dei conti dello stato, sui livelli occupazionali e il reddito delle famiglie. Da tempo la Cgil sta insistendo perché il lavoro e l’impresa siano messe al centro della crescita come vero produttore di ricchezza sociale monetaria – ha concluso Barbiero - le famiglie vanno aiutate e i consumi incoraggiati non con misure una tantum ma strutturali, riducendo la tassa sulle buste paga e dando continuità al reddito. Allo stesso tempo bisogna sostenere e premiare quelle realtà economiche che in un momento come questo vanno in controtendenza e scelgono il rischio, investendo proprio in questo periodo”.

In foto Paolino Barbiero

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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