CHI PAGHERÀ LE SPESE DI SCOTTÀ?
Interpellanza di Costa e Tonon (Pd) sulle spese legali che Scottà e il comune dovranno sostenere dopo la condanna dell’ex sindaco pronunciata da giudice Deli
| Emanuela Da Ros |
VITTORIO VENETO – La notizia della condanna dell’ex sindaco Giancarlo Scottà e del comune di Vittorio Veneto a risarcire De Bastiani e Villanova ha innescato polemiche. Prevedibili.
Qualcuno ha ritenuto troppo forte la decisione del giudice di Conegliano, Deli; qualcun altro ha apprezzato la sentenza (verso la quale Scottà potrebbe ricorrere in appello).
Molti lettori di OggiTreviso si sono chiesti in base a quale norma il giudice ha potuto pronunziare la sentenza di condanna anche nei confronti del comune di Vittorio Veneto. E noi ci siamo informati.
La norma in base alla quale è stato condannato il comune si trova nell’articolo 28 della Costituzione che recita: “?I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.”
?La giurisprudenza ritiene che tale norma, dalla formulazione così generica, visto il riferimento a “funzionari e dipendenti dello Stato e degli enti pubblici” sia applicabile anche ai sindaci, come prevede la sentenza della Cassazione, numero 1890, del 18 febbraio 2000, n. 1890. ??Scottà, secondo il tribunale di Conegliano, ha agito in modo illegittimo, nel corso di una conferenza stampa convocata in qualità di sindaco e, per questo motivo, il giudice ha deciso di “condannare Scottà e il Comune di Vittorio Veneto, in solido tra loro a pagare a De Bastiani Dario la somma di euro 2.000 e Villanova Luigi la somma di euro 1.500”. ?Sempre in solido con Scottà, il comune è stato condannato anche a pagare le spese legali, quantificate in 8 mila euro.? Questo significa che De Bastiani e Villanova potranno chiedere le somme che gli spettano indifferentemente al comune o a Scottà.?
Sulla questione è pronta un’interpellanza. Quella dei consiglieri comunali Giuseppe Costa e Roberto Tonon che intendono chiedere al sindaco Da Re se pensa di pagare le spese di Scottà (circa 16.500 euro), dopo aver dichiarato che il comune deve tirare la cinghia, e che deve contenere le spese di troppo, come i consigli di quartiere, che costavano alla città 3.500 euro.