Da Rendez Vous a Suoni di Marca: l'idea vincente di Paolo Gatto
Intervista all'ideatore del festival gratuito culturale che anima le mura di Treviso
| Barbara Carrer |
TREVISO - La musica è sempre stata la vera passione di Paolo Gatto, cinquantasei anni, diploma in pianoforte al conservatorio e laurea in architettura. E' lui l'ideatore di Suoni di Marca, il più lungo festival gratuito d'Italia che ha aperto i battenti il 21 luglio a Bastioni SS. Quaranta a Treviso. Diciotto giorni di musica di qualità con grandi interpreti del panorama musicale italiano e internazionale (Ian Anderson, Suzanne Vega, Carmen Consoli, Fabrizio Moro, Daniele Silvestri, Afterhours, Antonella Ruggiero, Sir Oliver Skardy e tanti altri), ma anche di buona cucina, relax, intrattenimento e cultura. Tutto questo per dimostrare che solo creatività, grandi sforzi organizzativi e uno sconfinato amore per la musica possono trasformare un piccolo festival di nicchia in un evento di alto livello, capace di richiamare sulle mura cittadine 350 mila persone.
Paolo ripercorriamo insieme la storia di questo grande e variegato "villaggio musicale"...
"Tutto inizia nel 1990 quando la mia passione per la musica mi porta a cimentarmi nell'organizzazione di "Rendez Vous a Prato della Fiera", un piccolo festival di nicchia che ha vita breve e lascia spazio a "Ritmi in Villa"presso Villa Margherita. Subito dopo nasce l'idea di scegliere come location per la mia kermesse le caratteristiche mura cittadine: proprio lì si svolge "Mura di notte", destinata, nel 2001, a prendere il nome di "Suoni di Marca" e ad assumere la fisionomia dell'evento attuale"
Qual era il suo progetto?
"Dar vita ad una sorta di cittadella della musica che promuovesse la stessa sul territorio ( il nome Suoni di Marca, infatti, ha un duplice significato: territoriale, inteso come Marca Trevigiana, e di qualità). I Bastioni di San Marco erano, a mio avviso, il luogo ideale in quanto permettevano di ricreare la fisionomia del centro storico: Piazza dei Signori come palco principale e i percorsi delle mura delle mura, che ospitano ancor oggi gli stand enogastronomici, come i due corsi del Calmaggiore. L'idea si è rivelata vincente e le presenze sono passate da 35 mila persone nel 2011 alle attuali 350 mila"
Quali artisti, negli anni, siete riusciti a portare a Treviso?
"Oltre le aspettative. I nostri palchi hanno ospitato grandi nomi come Edoardo Bennato, Niccolò Fabi, Eugenio Finardi, Gino Paoli, Roberto Vecchioni, Club Dogo, Elio e Le storie Tese, Max Gazzè".
Quali novità ci regala la ventiseiesima edizione del Festival?
"Innanzi tutto una grande varietà: ogni giornata è dedicata ad un genere musicale diverso, dal tango al rock, dal cantautorato italiano al jazz, fino al reggae e alla dance. Ci sono quattro palchi musicali di cui uno principale( San Marco) e gli altri dedicati alla lounge music, ai dj, agli spettacoli e, da quest'anno, anche agli artisti emergenti. Il percorso enogastronomico, sempre più ricco ed eterogeneo, è stato suddiviso in quattro aree: carne, pesce, sapori etnici e tipici. Abbiamo, poi, ampliato l'area bambini con nuovi spettacoli e uno spazio dedicato al minirugby".
Non manca proprio nulla...Mi è giunta voce che la vostra kermesse sia particolamente attenta all'ambiente. "Grazie all' impegno nella raccolta differenziata siamo stati premiati come il festival musicale più ecosostenibile".
Barbara Carrer