EMERGENZA SICCITA': RACCOLTI DISTRUTTI
Agricoltura in ginocchio nella Marca
| Isabella Loschi |
TREVISO – Le campagne della Marca sono in ginocchio. La siccità prolungata e le temperature oltre i 30 gradi hanno distrutto gran parte delle colture, ormai secche e morte.
I danni sono preoccupanti: da un minimo del 40% fino alla perdita totale. I terreni di granoturco e soia sono i più devastati. La pianura è totalmente secca, tanto che in molti casi non ha nemmeno senso raccogliere i frutti del duro lavoro. Si parla di milioni di euro in fumo. Si salvano solo gli appezzamenti che nei mesi estivi sono stati irrigati almeno un paio di volte e le aziende vitivinicole per cui le prospettive di un sano raccolto sono buone. Non va meglio per gli allevamenti bovini in Pedemontana: aree verdi per il pascolo e la coltivazione di foraggi sono completamente bruciate, con perdite del 50%.
I prezzi ne risentono e lievitano. Aumenta di giorno in giorno il prezzo delle materie prime con rincari del 20%. E ancora una volta a farne le spese saranno i consumatori finali, già stremati, da Lucifero, e da rincari pesanti come la benzina. Per la Cia, la Confederazione Italiana Agricoltura la soluzione a climi estivi africani, che si presentano sempre più spesso nella Marca, è costruire una rete di irrigazione e inserirla nel piano irriguo nazionale, oggi assente.