Treviso - L’influenza suina sta gettando molti nel panico sebbene i medici abbiano più volte detto che si tratta di una normale influenza che, semplicemente, essendo la prima volta che si manifesta, colpirà più persone.

Eppure è già psicosi. Forse perché si prevede che il virus H1N1 colpirà soprattutto i giovani e non le classiche categorie a rischio. Per esempio la Cna, un’associazione che rappresenta circa tremila imprese artigiane, chiede con urgenza che venga programmata una campagna di vaccinazioni nelle aziende, dando la precedenza a quelle piccole e medie.

A lanciare l’appello alle autorità sanitarie e alle istituzioni locali è Giuliano Rosolen, direttore della Cna provinciale di Treviso. La Cna provinciale sottolinea che se si ammalassero giovani uomini e donne nel pieno dell'età lavorativa, la loro assenza graverebbero sul bilancio delle aziende già messe in ginocchio dalla crisi.

Rosolen chiede quindi che i dipendenti possano venire vaccinati per tempo, per evitare preziose perdite di giornate lavorative che influirebbero pesantemente sui costi aziendali, in un momento in cui le imprese non se la stanno passando proprio bene. Da parte sua, assieme agli imprenditori, Rosolen garantisce che farà la sua parte.

Il presidente trevigiano della Cna fa l’esempio di quel che sta accadendo in Gran Bretagna. E sostiene che la sola risposta a questi timori deve essere la prevenzione. Nella programmazione delle campagne di profilassi si deve tenere conto, oltre che dei cittadini più esposti, anche dei lavoratori, che sono "il vero patrimonio di ricchezza delle imprese e senza i quali l’economia si blocca".

Ma il vaccino in Italia sarà pronto solo a fine anno.