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29 marzo 2024

Treviso

FONDO ANTICRISI: il 16% A STRANIERI. MURARO: "NON SIAMO RAZZISTI"

Su 608 domande pervenute 214 sono state respinte

| Milvana Citter |

| Milvana Citter |

FONDO ANTICRISI: il 16% A STRANIERI. MURARO:

Treviso - Il fondo anticrisi della Provincia arriva anche agli stranieri ma gli extracomunitari ne restano esclusi.

Questo il bilancio ad un anno dall’istituzione  del contributo, di mille euro pro capite, che la Provincia ha voluto per dare una mano alle famiglie in difficoltà.

Su 608 domande pervenute all’ente provinciale, 394 sono state accolte mentre ben 214 sono state respinte al mittente. Motivo: il non rispetto dei parametri previsti che vanno dal reddito inferiore ai 16 mila euro alla nazionalità italiana e alla permanenza nel territorio trevigiano da almeno 5 anni.

E sono proprio questi ultimi due criteri, da subito contestati, ad aver segnato l’andamento della concessione del contributo che vede infatti accedere al fondo per il 48% soggetti nati in provincia di Treviso, per il 38% provenienti da fuori provincia e per il 16% da cittadini stranieri che hanno però nazionalità italiana e vivono qui da cinque anni.

Esclusi tutti gli altri, cioè tutti i lavoratori extracomunitari che vivono e lavorano nel nostro territorio ma che non posseggono la nazionalità italiana.

Un parametro da subito contestato che è stigmatizzato anche oggi da Franco Lorenzon, segretario generale della Cisl di Treviso che dichiara: “Gli immigrati potevano rientrare tranquillamente nei parametri per la concessione dei contributi, magari mettendo dei limiti temporali alla loro presenza nella provincia. Nel 2009 molte famiglie trevigiane hanno costituito il paracadute per i propri membri colpiti da cassa integrazione o disoccupazione. Gli immigrati sono privi di questi aiuti e dopo 20 anni di lavoro rischiano non solo di rimanere senza sussidi, ma anche di perdere il diritto di soggiorno. Va rimarcato che, pur in presenza di queste difficoltà, i reati contro il patrimonio nel 2009 non sono aumentati, ma diminuiti”.

Ma il presidente della Provincia Leonardo Muraro non ci sta ad incassare accuse di razzismo e discriminazione: “Il 16% di chi ha avuto diritto al contributo è costituito da stranieri, di questi il 26% è di origine marocchina. Questo significa che nel massimo rispetto delle leggi abbiamo elargito un contributo e tutti quelli che ne avevano diritto, in maniera indistinta dal colore della pelle e dalla nazionalità”.

Dai dati generali emerge che ad aver bisogno di aiuto sono soprattutto famiglie composte da 3 persone (il 30,2% dei richiedenti), lavoratori dipendenti in cassa integrazione o disoccupati. 225 i maschi e 169 le donne. Il 62% aveva un reddito Isee tra i più bassi (tra 0 e 10.000 euro annui) e solo il 4,1% era a reddito zero.

“Un altro dato significativo – commenta Muraro -, è quello del numero di componenti dei nuclei familiari. Abbiamo infatti rilevato che le famiglie numerose, con 8 o 9 componenti, sono in numero minore segno che evidentemente possono già contare su importanti sostegni sociali”.

Il fondo istituito era pari a 500 mila euro con un avanzo quindi di oltre 100 mila euro che il Presidente della Provincia intende erogare al più presto alle famiglie in difficoltà: “Ci sono già altre 80 domande in esame. Inoltre, se vedremo che anche nel 2010 permarrà lo stato di crisi dell’anno appena finito, provvederemo a rifinanziare almeno in parte il fondo”.

 


| modificato il:

Milvana Citter

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