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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

Fontana degli Arditi pulita con l'idrogetto, il comune non si oppone alle multe. E intanto il restauro non può partire

Il sindaco Miatto risponde all'interrogazione della consigliera Balliana

| Claudia Borsoi |

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Pulizia fontana Salsa 2018

VITTORIO VENETO - «Una storia di schizoburofollia kafkiana»: definisce così la consigliere comunale Mirella Balliana (Rinascita Civica) la vicenda che ruota attorno alla fontana degli Arditi di Salsa, oggetto nel 2018 di un intervento di pulizia con idro-getto (in foto sopra) non autorizzato dalla Sovrintendenza. Per questo, sempre da quest’ente, il Comune è stato sanzionato per 2.293,51 euro. Contro tale multa, l’allora amministrazione Tonon, aveva deciso di opporsi. E a seguito di un’interrogazione inviata venerdì scorso al sindaco Antonio Miatto, Balliana ha scoperto che l’opposizione non è stata fatta.

 

«Confesso di non capirci più nulla di questa storia in cui siamo stati catapultati dentro, ma siamo animati dalla volontà di tirar fuori la povera fontana dal labirinto di follia burocratica in cui suo malgrado è caduta a seguito dell’improvvido idrolavaggio del maggio 2018» afferma la consigliera. E poi ripercorre i fatti: «Nell’ultima seduta di giunta dell'amministrazione Tonon, convocata alle 12 del 27 maggio 2019 mentre si attendeva l’apertura delle urne elettorali, si deliberò di dare mandato all'avvocatura civica di opporsi alla sanzione di 2.293,51 euro inflitta dalla Soprintendenza. Ora, con amministrazione comunale mutata, si apprende – prosegue Balliana - che l’opposizione non è stata fatta e le argomentazioni fornite dal sindaco ci portano dentro questa storia di schizoburofollia kafkiana dalla quale sarebbe utile e opportuno che finalmente qualcuno si desse da fare per venirne fuori, magari prendendo il telefono o cercando un incontro chiarificatore con la Soprintendenza. Infatti, finché si continua con i rimpalli di pec e raccomandate, tutto resta e resterà fermo e mai arriverà dalla Soprintendenza il via libero per il restauro per il quale la giunta Tonon aveva predisposto il finanziamento nell’anno Centenario».

 

Nella risposta all’interrogazione, il sindaco Antonio Miatto spiega che un’eventuale sanzioni l’avrebbe dovuta staccare non la Soprintendenza, bensì il Ministero come previsto dalla normativa. «La nota della Soprintendenza del febbraio scorso – scrive Miatto – non può pertanto considerarsi provvedimento definitivo e quindi impugnabile. Potrebbe persino verificarsi, e ce lo auguriamo, che il Ministero ritenga insussistenti i presupposti per l’applicazione della sanzione, decidendo di non condividere gli esiti dell’istruttoria della Soprintendenza». Quanto i tempi di azione del Ministero, al momento questi non sono noti.

 



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Claudia Borsoi

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