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29 luglio 2024

Italia

'Forconi', la protesta invade l'Italia

Scontri a Torino, ferito carabiniere

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

'Forconi', la protesta invade l'Italia

ROMA, 9 dic. (Adnkronos/Ign) - Dal Veneto alla Sicilia, dal Piemonte alla Puglia. E' iniziata nella notte la protesta 'Fermiamo l’Italia' che prende le mosse dal cosidetto 'Movimento dei forconi' contro l’austerità e il governo Letta. La manifestazione dopo l'altolà del Garante degli scioperi ha scelto una linea più morbida escludendo blocchi selvaggi e prevedendo solo presidi e volantinaggi nelle piazze e per le strade. Un centinaio le città coinvolte nella protesta promossa dal Coordinamento 9 dicembre con lo slogan "Facciamo un presidio fino a quando servirà. Il 9 dicembre l'Italia si ferma: lo dobbiamo ai nostri figli".

TORINO - Al momento la situazione più critica si registra a Torino dove un carabiniere è rimasto lievemente ferito a una gamba durante gli scontri con i manifestanti sotto la Regione Piemonte in piazza Castello. La protesta, iniziata con l'Inno d'Italia e con lo sventolio di bandiere tricolore, è degenerata quando un gruppo di dimostranti, urlando slogan come "vergogna", "fuori i parassiti dal palazzo" e "ladri, ladri", hanno lanciato bombe carta, mattoni, bottiglie e altri oggetti all'indirizzo delle forze dell'ordine che hanno reagito con un fitto lancio di lacrimogeni. Colpita anche la postazione mobile di Sky. La situazione è tornata sotto controllo quando le forze dell'ordine, che ancora stanno presidiando piazza Castello, hannop deciso di togliersi il casco. Una decisione accolta da applausi e cori da stadio.

In totale secondo la Questura nel centro cittadino si sono radunatate circa 2.000 persone e tra di esse c'era anche una componente di ultras delle tifoserie cittadine. Oltre a piazza Castello un gruppo di 200 manifestanti ha tentato estemporanee azioni di forza davanti alle sedi di Equitalia e del Consiglio regionale, entrambe in via Alfieri, respinte dalla forza pubblica. Prosegue un presidio di fronte al Palazzo Municipale, dove non si riscontrano criticità particolari.

Parlando ai manifestanti uno dei promotori dal megafono ha sottolineato: "Chiediamo solo di lavorare in pace, non ci vogliamo più far succhiare il sangue dalla politica". Tra i tanti striscioni che sono stati affissi intorno alla cancellata di Palazzo Reale, si legge 'L'Italia migliore siamo noi: le persone normali' e 'Questa è la terza guerra mondiale vinta dalla Germania con la finanza. Fuori dall'euro per rivivere'. Tutti i mercati cittadini sono deserti e numerossimi i negozi con le serrande abbassate. "Questo è uno sciopero ad oltranza - sottolineano alcuni organizzatori - per chiedere le dimissioni di tutta la classe politica italiana, a cominciare da Cota e Fassino"

I manifestanti, dopo aver occupato il centro della città, hanno invaso i binari delle stazioni di Porta Nuova e Porta Susa, bloccando per circa un’ora anche il traffico ferroviario. Diciassette i treni coinvolti: si tratta di 1 Frecciarossa, 2 Frecciabianca e 14 regionali che hanno fatto capolinea nelle stazioni di Torino Stura, Lingotto e Collegno. Altri hanno registrato ritardi intorno ai 50 minuti.

ROMA - "Tutti a casa. Politici e sindacalisti, Europa dei mercanti: andate via, ci avete rotto". E' il grido che si alza da piazzale dei Partigiani, sull'Ostiense, dalla protesta che vede uniti autotrasportatori, commercianti, studenti e rappresentanti di categoria: circa 500 persone che manifestano in un presidio a oltranza. A turno i vari relatori del momento, cittadini, ambulanti ma anche pensionati e giovani, si alternano al megafono per spiegare le proprie ragioni.

Piovono critiche al governo e al ministro per le Infrastrutture, Maurizio Lupi. "Non siamo pochi e non ci fermeremo. Siamo cittadini e la nostra rivoluzione è il Tricolore. Politici papponi e parassiti dovete cambiare sistema". "Rivogliamo la nostra Italia", scandiscono gli oratori, puntando il dito "contro i trattati dell'Europa e i gruppi di Bruxelles. Oggi -è la voce più ricorrente- non abbiamo lavoro e domani non avremo pensione. Ma ci stanno togliendo anche la nostra identità di italiani. Non possiamo fermarci e non staremo zitti, non moriremo con la legge di stabilità".

Ma si punta anche il dito contro una certa stampa colpevole, a detta dei manifestanti, di non raccontare sufficientemente una protesta che è apolitica e che "non si fermerà fino a quando non avremo ottenuto le nostre ragioni. Perchè di questa situazione siamo davvero stufi". "Questa non è una manifestazione come le altre -spiega un cartello - ci stanno portando alla fame, stanno distruggendo l'identità di un paese e annientando l'avvenire di intere generazioni.

A manifestare anche alcune famiglie che rivendicano il diritto alle cure Stamina. Nessun problema di ordine pubblico fino a questo momento, con le forze dell'ordine che controllano la situazione. Anche il traffico è scorrevole e non si avvertono particolari segnali di preoccupazione.

VENETO - Si fanno sentire anche in Veneto le prime conseguenze l'annunciata protesta dei cosiddetti 'forconi': autotrasportatori aderenti ai 'liberi imprenditori federalisti' della Life, hanno allestito dei presidi creando grandi disagi ai caselli autostradali di Vicenza Ovest, Montecchio Maggiore (Vicenza) e Soave (Verona). I manifestanti hanno posto di traverso i loro mezzi pesanti nei pressi dei caselli autostradali bloccando di fatto la circolazione con grandi disagi al traffico anche sulla rete stradale ordinaria. Bloccata anche la tangenziale di Vicenza che corre parallela alla A4.

LOMBARDIA - Circa duecento persone hanno dato vita, questa mattina, a un corteo spontaneo che sta sfilando per le vie del centro di Milano. Il gruppo, formato da studenti, appartenenti ai centri sociali e antagonisti, sta manifestando per dimostrare solidarietà al movimento dei forconi. Secondo alcune indiscrezioni nel corteo ci sarebbero anche alcuni esponenti di Forza Nuova. I manifestanti hanno dapprima bloccato via Taramelli con un sit in durato circa venti minuti. Poi si sono rimessi in marcia, diretti verso la sede della Regione Lombardia.

LIGURIA - Centinaia di manifestanti partiti in corteo da piazza De Ferrari hanno raggiunto via Fiume, davanti al palazzo dell'Agenzia delle Entrate di Genova. Il corteo, composto da elementi di varia provenienza, sta scandendo slogan e innalzando striscioni con la scritta 'Assassini' e 'Dicembre 2013 mandiamoli via e riprendiamoci la dignità'. Al corteo, oltre agli aderenti al movimento dei forconi, partecipano studenti, disoccupati e operai. Dalle 14 un gruppo di manifestanti che si è staccato dal corteo principale ha occupato i binari della stazione di Genova Brignole, bloccando il traffico ferroviario. Dalle 11.45 è stata bloccata anche la stazione di Imperia. Rallentamenti al casello autostradale di Bolzaneto e agli accessi al varco portuale di San Benigno. Dimostrazioni sono state segnalate anche a Ventimiglia e Savona.

CAMPANIA - Sono state due nella notte le azioni di protesta del movimento dei 'forconi' nei pressi di Napoli: un volantinaggio sulla SS 7 bis all'altezza di Nola e un tentativo di 'sensibilizzazione' nei pressi del casello di Palma Campania sulla A30 da parte di circa 60 manifestanti. L'Anas comunica che sono chiuse provvisoriamente al traffico le rampe di ingresso e di uscita dello svincolo di Battipaglia al km 23,000 dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. Gli utenti in direzione di Battipaglia possono utilizzare gli svincoli di Pontecagnano sud (km 17,500) oppure di Eboli (km 30,000). Il presidio dei manifestanti sta provocando rallentamenti in entrambe le direzioni anche sulla strada statale 18 "Tirrena Inferiore" tra Capaccio Paestum e l'innesto per l'autostrada A3.

BARI - Esponenti del 'Movimento dei forconi' hanno bloccato il traffico sulla tangenziale di Bari tra le uscite di Poggiofranco e Carrassi. Il presidio viene attuato in entrambe le direzioni, nord e sud, dove il transito dei mezzi pesanti è bloccato ed è consentito solo quello delle auto con notevoli rallentamenti. In provincia di Bari un altro presidio viene attuato sulla strada provinciale 231 all'altezza di Corato. In provincia di Foggia, sulla Ss16, blocco totale dei mezzi pesanti al Km 670, con rallentamenti alla circolazione delle auto. Il programma della protesta prevede, oltre ai presidi dei mezzi pesanti, anche il concentramento in piazza della Libertà (Prefettura) e il corteo che partirà alle 10 e percorrerà Corso Vittorio Emanuele, via Principe Amedeo, via Andrea da Bari per ritornare in Piazza della Libertà dove si terrà un comizio; infine alle 18 assemblea pubblica nell'aula consiliare del Comune di Bari.

Catania - Al casello di San Gregorio dell'autostrada A18 Messina-Catania, una delegazione di una decina di manifestanti ha trascorso la notte sul posto annunciando un volantinaggio. Dalla serata di ieri la zona e' presidiata dalle forze dell'ordine e su richiesta dei Forconi, la Questura di Catania ha autorizzato manifestazioni e incontri nella centrale Piazza Università.

Friuli Venezia Giulia - Continuano anche in Friuli Venezia Giulia i presidi di protesta, che si chiamino Forconi, Indignati o Comitato 9 dicembre. Manifestazioni con la richiesta di un nuovo modello d'Europa che abbia maggiore sovranità politica e monetaria si sono viste a Trieste, in provincia di Pordenone e Udine. Tra i dimostranti, si vedono sigle quali quelle dei Forconi e del Cobas del Latte. In particolare, presidi sono apparsi lungo la strada Pontebbana, a Orcenico, con volantinaggi agli automobilisti contro la globalizzazione e contro un governo e una classe politica, affermano gli attivisti, che se non rispettano la volontà popolare sono da cacciare. A Udine, sono scesi in piazza contro le politiche economiche del governo anche studenti delle scuole superiori. Nel pomeriggio, alle 18, un corteo partirà da piazzale Osoppo. Analoghe iniziative, assicurano i dimostranti, proseguiranno nei prossimi giorni.

 



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Carlo De Bastiani

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