ITALCEMENTI ADDIO
Dopo un secolo e mezzo di attività lo stabilimento di Sant’Andrea chiude. 20 i posti a rischio
Vittorio Veneto - La direzione Italcementi di Roma ha deciso. Lo stabilimento di Vittorio Veneto, così come il punto vendita di Marghera, così come altre 6 unità produttive sparse in altre regioni d’Italia costano troppo.
Sono in perdita. E vanno chiuse. Conseguenze? A Vittorio veneto lo storico stabilimento chiuderà i battenti lasciando (probabilmente) a casa 20 operai. “L’azienda – spiega Loris Dottor della Cgil – ha dichiarato durante l’incontro di ieri l’intenzione di chiudere sia la fabbrica di Vittorio veneto che il punto vendita di Marghera.
Cosa che avverrà a meno che qualche altra ditta non si faccia avanti per rilevare l’azienda. In attesa che questa speranza si materializzi, nei prossimi giorni programmeremo un incontro a livello provinciale per trovare delle soluzioni che permettano di arginare o risolvere il problema occupazionale.” Lo stabilimento vittoriese dell’Italcementi, è stato una delle realtà produttive più importanti della città.
Sorto nella seconda metà dell’Ottocento col nome di Società italiana delle calci idrauliche, grazie all’investimento di Ottavio Croze, l’opificio era considerato un punto di riferimento nel processo di industrializzazione del Vittoriese. I centinaia di operai che vi hanno lavorato in un secolo e mezzo di attività erano definiti “mangiatori di calce” perché operavano tra nuvole di polvere bianca. Ora quella polvere ha un sapore più che mai amaro.
Emanuela Da Ros