L'ORGOGLIO LEGHISTA
Vincono Da Re e Azzolini. Flop del referendum
Vittorio Veneto / Mogliano Veneto – I ballottaggi confermano una Marca (quasi) tutta padana: a Vittorio Veneto ha vinto Gianantonio Da Re. A Mogliano Giovanni Azzolini supera il 61% delle preferenze.
Tiepida la due giorni elettorale nella Marca: ieri e questa mattina i seggi, aperti per il referendum e i ballottaggi amministrativi, hanno visto pochi elettori adempiere al loro diritto/dovere di voto.
Il segretario provinciale della Lega, Toni Da Re, ha vinto la poltrona di sindaco di Vittorio Veneto di misura con il 51,36% delle preferenze: 6.947 gli elettori vittoriesi che hanno votato per lui, contro i 6.580 che hanno scelto Giuseppe Costa del PD (il 48,64%).
Dopo 10 anni di amministrazione Scottà, la città si conferma comunque leghista, in un secondo turno caratterizzato da una scarsa affluenza: hanno votato per l'elezione del sindaco 13.833 elettori: il 53,53% degli iscritti alle liste elettorali. 173 le schede nulle, 132 quelle bianche e 2 voti contestati, espressi entrambi nella sezione 24.
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Schiacciante invece il predominio del Carroccio a Mogliano, dove l'ex sindaco ed ex PD Giovanni Azzolini, ricandidatosi con la Lega, ha trionfato con il 61,82% dei voti validi: ben 7.462. La frammentazione della sinistra ha inchiodato Roberto Zago, candidato del Partito Democratico, al 38,18% con 4.608 preferenze.
La sfida moglianese tra i candidati sindaci ha mobilitato 12.522 votanti: il 54,75% degli iscritti alle liste elettorali. Tante le schede nulle a Mogliano, 275, mentre 173 erano quelle bianche. Quattro i voti contesi.
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In alto: Gianantonio Da Re (Foto Mattia Gri) - Sopra: Giovanni Azzolini (Foto Balanza)
REFERENDUM
Bassi i dati finali di affluenza alle urne, che hanno decretato il fallimento del Referendum. In tutta la Marca i tre quesiti referendari sono rimasti ben lontanti dal quorum, fermandosi ad una media del 18% di partecipazione. Nel dettaglio: il primo e il secondo quesito hanno attirato il 18,63% degli elettori trevigiani. Leggermente superiore (19,17%) l'adesione al terzo quesito.
Numeri anche più bassi dei già deludenti dati a livello regionale (che hanno visto una media superiore al 26% degli aventi diritto veneti andare a votare per il referendum) e nazionale (in media oltre il 23,7%).
Più alta la percentuale di votanti nei due comuni nei quali era in ballo anche l’elezione del nuovo sindaco al secondo turno: c'è stato un calo di partecipazione rispetto al primo turno, ma i ballottaggi hanno pur sempre fatto da traino al referendum. Nella città della Vittoria hanno partecipato al referendum in media il 44,32% degli aventi diritto, a Mogliano, sempre in media, il 46,5%.
I risultati:
Come prevedibile, per i trevigiani che hanno infilato le loro schede nelle urne il referendum ha stravinto. Il 75,97% dei votanti della provincia erano favorevoli al primo quesito (scheda viola) che proponeva, per le elezioni alla Camera dei deputati, l'abrogazione della possibilità di collegamentro tra liste e dell'attribuzione del premio di maggioranza ad una coalizione.
Il secondo quesito (scheda beige) riguardava l'abolizione dello stesso meccanismo per l'elezione dei senatori e ha registrato nella Marca un 76,02% di voti favorevoli, contro un 23,98% di contrari.
Ancora maggiore il "successo" del terzo quesito referendario (scheda verde) che avrebbe permesso di abrogare la possibilità per una stessa persona di candidarsi in più circoscrizioni: l'89,68% delle schede trevigiane era a favore e solo il 10,32% contrario.
Foto Jurgen Panajotti