Nasce il Museo Civico “Albino Luciani Papa Giovanni Paolo I"
A Canale d'Agordo un museo celebra il papa che fu vescovo di Vittorio Veneto
| Stefania Rotella |
VITTORIO VENETO/CANALE D'AGORDO - Chi, soprattutto nella Diocesi di Vittorio Veneto, non porta stampato nel cuore il ricordo di Albino Luciani, Papa Giovanni Paolo I? Solo per rimanere nel Trevigiano e nel Bellunese, il ricordo è vivissimo, soprattutto a ricordo delle sue qualità umane e pastorali. Fu anche Patriarca di Venezia. Ora nasce il progetto architettonico del museo civico “Albino Luciani Papa Giovanni Paolo I” di Canale d’Agordo.
Il Museo Civico “Albino Luciani Papa Giovanni Paolo I”, di prossima apertura, ( la data ancora non c’è) sorgerà a Canale d’Agordo (Belluno) nel cuore delle Dolomiti. Il progetto, fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale del paese e sostenuto dalla Fondazione Papa Luciani Giovanni Paolo I, porta la firma degli architetti Antonio Pollazzon e Willi Guidolin, che hanno curato la ristrutturazione dell’edificio, mentre l’allestimento interno è stato studiato dall’architetto Marino Baldin, affiancato da Loris Serafini – curatore scientifico del Museo.
“L’esposizione sarà allestita nel fabbricato che una volta ospitava il Municipio, già di proprietà del Comune, luogo ideale sia per la posizione, ben visibile sulla piazza, sia per il carattere dell’edificio stesso-spiegano i progettisti- Si tratta, infatti, di una struttura di notevole dignità architettonica di impronta quattrocentesca e adiacente alla chiesa. Il palazzo, sottoposto a vincolo ambientale, paesaggistico e storico, si sviluppa su quattro piani comprendenti una superficie di circa 380 mq destinati a mostra e di circa 600 mq riservati al Centro Studi.
I lavori, iniziati nel 2011, hanno comportato importanti interventi strutturali che hanno riguardato le fondamenta, i solai - rinforzati ad ogni piano - e la copertura - con la sostituzione delle travi lignee. Il tetto è in legno di larice con copertura tradizionale ricomposta in scandole, assicelle ottenute a spacco e disposte in triplo strato. Le superfici esterne sono state conservate e sono caratterizzate da stipiti in dolomia - pietra tipica delle Dolomiti - e intonaci “clettati” (rasati) a calce.
ccanto al fabbricato principale è presente un altro corpo edilizio anch’esso ristrutturato, che sarà utilizzato per svolgere le varie attività di servizio indispensabili al Museo, con l’obiettivo di creare un polo culturale, necessario sia al paese, sia ai molti pellegrini e turisti che da tempo frequentano Canale d’Agordo. Si tratta dell’ex albergo Cavallino, oggetto di importanti interventi che hanno portato alla definizione di un nuovo profilo architettonico ispirato alle forme tondeggianti della vicina chiesa neorinascimentale di S.Giovanni Battista (opera dell’architetto Giuseppe Segusini).
La nuova facciata è stata rivestita con frangisole in legno di larice, che ha la funzione di connotare distintamente l’edificio e di facilitarne l’inserimento paesaggistico. I lavori di ripristino degli stabili sono stati di carattere conservativo, per dare nuova luce pur mantenendo il profilo originale, studiati nel pieno rispetto dell’ambiente e degli stilemi della tradizione architettonica locale, grazie all’utilizzo di materiali compatibili con quelli originali, affiancando così vecchio e nuovo in una contaminazione di stili. Il complesso, dall’atmosfera arcaica e maestosa, ma al contempo calda e accogliente, appare dunque perfettamente adatto ad inquadrare Albino Luciani, quasi come si trattasse di una “grande casa” costruita apposta per accogliere lui e i suoi fedeli, esaltando il valore iconico della figura del Santo Padre”.
La Fondazione Papa Luciani Giovanni Paolo I di Canale d’Agordo (Belluno), istituita nel 2009, è un ente senza scopo di lucro creato per far conoscere la figura di Albino Luciani (futuro papa Giovanni Paolo I), nato il 17 ottobre 1912 a Forno di Canale, ora Canale d’Agordo, e salito al Soglio Pontificio il 26 agosto 1978, dopo essere stato vescovo di Vittorio Veneto e patriarca di Venezia. Il suo pontificato di soli 33 giorni ha lasciato un segno indelebile nei fedeli che, ancora oggi, lo ricordano con grande affetto, come testimonia il flusso ininterrotto di pellegrini giunti in visita al suo paese natale dal 28 settembre 1978 - data dell’improvvisa e prematura scomparsa - fino ai giorni nostri.
“Per accogliere adeguatamente i fedeli, gestendo i gruppi durante il soggiorno con il sostegno di volontari, e per svolgere le numerose attività culturali, l’amministrazione comunale ha dunque dato vita alla Fondazione, che si occupa anche di creare e gestire un nuovo Museo, di prossima apertura, sulla figura, l’opera e il pensiero di Albino Luciani- spiegano gli organizzatori-costituire il più completo centro studi specializzato su Giovanni Paolo I grazie alla realizzazione e all’apertura al pubblico di una biblioteca dedicata che raccolga libri, rassegna stampa, testimonianze audiovisive, fotografie e sia consultabile da tutti gli interessati, offrire la possibilità di consultare in forma digitale documenti e rassegna stampa relativi a papa Luciani, gestire i pellegrinaggi effettuati a Canale d’Agordo con servizi di assistenza ai gruppi che prenotano tramite la Fondazione, instaurare e coltivare rapporti con Enti culturali, Fondazioni o Istituzioni accomunati da medesimi scopi, per far nascere collegamenti tra luoghi e realtà diverse, valorizzare la Valle del Biois, dando vita a una rete di collaborazioni per sviluppare ed implementare un’economia etica”
Il Museo avrà sede presso l’antica sede della Confraternita dei Battuti ed ex municipio, un palazzo storico risalente al 1600 e restaurato attraverso un intervento mirato, situato accanto alla parrocchia di San Giovanni Battista nel centro del paese. Una parte dell’esposizione verrà dedicata alla benefattrice tedesca Leni Wittke, che si impegnò a tener vivo il ricordo del Santo Padre, e alla benefattrice Lina Zandò, che donò al Comune di Canale d’Agordo gli stabili del Museo”.
Papa Giovanni Paolo I (in latino: Ioannes Paulus PP. I, nato Albino Luciani; Forno di Canale, 17 ottobre 1912 – Città del Vaticano, 29 settembre 1978) è stato il 263º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica, finora l'ultimo di nazionalità italiana, 5º sovrano dello Stato della Città del Vaticano, accanto agli altri titoli connessi al suo ufficio. Fu eletto il 26 agosto 1978 e il suo pontificato fu tra i più brevi nella storia della Chiesa cattolica: la sua morte avvenne dopo soli 33 giorni dalla sua elezione. Viene ricordato con gli affettuosi appellativi di "Papa del Sorriso" e "Sorriso di Dio".
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