"A Parigi Pierre Cardin continuava a parlare il dialetto trevigiano"
La testimonianza di Pietro Lorenzon, ex comandante dei vigili, che ha raccolto la confidenza dalla sorella dello stilista. Il Sindaco Cappelletto: "Non si è mai dimenticato da dove veniva"
SAN BIAGIO DI CALLALTA - “In Francia, a casa con i familiari, continuava a parlare il dialetto trevigiano nonostante se ne fosse andato a dieci anni dal suo paese natale”. Lo stesso in cui vive Pietro Lorenzon – Sant’Andrea di Barbarana, nel Comune di San Biagio di Callalta. Ex comandante dei vigili urbani, di Pierre Cardin ricorda le visite che fino a un certo punto ha continuato a fare ai familiari e agli amici d’infanzia.
“Un giorno – era il 1988 – accompagnavo l’allora Sindaco di San Biagio a una mostra orafa a Padova e mi sono casualmente seduto a fianco della sorella più giovane di Cardin, quella che era partita con lui per la Francia dove andò a fare il sarto. Una famiglia poverissima, un fratello fu anche adottato da una coppia di Zenson”. E fu in quell’incontro a una mostra a Padova che la sorella dello stilista, chiacchierando del più e del meno, confida a Pietro Lorenzon che Pierre Cardin a Parigi, tra le pareti domestiche, teneva vivo l’idioma trevigiano ma anche la memoria dei familiari e degli amici che aveva a Sant’Andrea di Barbarana
“Motivo di orgoglio per la comunità sanbiagese averlo avuto come concittadino e per la frazione di Sant’Andrea averlo visto nascere” – è il commento del Sindaco Alberto Cappelletto. “Al suo paese è sempre rimasto legato e fino a quando gli è stato possibile tornava di tanto in tanto a salutare amici e parenti. In ogni caso anche se ormai distante dalla sua terra di origine, non se ne è mai dimenticato e tutte le volte in cui abbiamo cercato un contatto ha sempre fatto in modo di risponderci”.