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26 dicembre 2024

Montebelluna

Il “no” categorico del sindaco Bordin alla fusione del Calcio Montebelluna con il Treviso

Ma il presidente Alberto Catania, è stato chiaro sull'eventualità: se non ci sarà la fusione, verrà meno anche il suo impegno a sostengo della società del Montebelluna Calcio

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Adalberto Bordin

MONTEBELLUNA - Il primo cittadino di Montebelluna rompe gli indugi e dichiara pubblicamente la sua contrarietà alla fusione tra il Montebelluna Calcio e la società calcistica di Treviso. Ora resta da capire quale futuro c'è in serbo per la ultracentenaria realtà sportiva montebellunese, o meglio se ci sarà un futuro? Già, perchè il presidente attuale, che ha proposto la fusione, vale a dire Alberto Catania, è stato chiaro sull'eventualità: se non ci sarà la fusione, verrà meno anche il suo impegno a sostengo della società del Montebelluna Calcio. Quindi chi si accollerà l'onere e l'onore di guidare la storica realtà montebellunese? Non è dato saperlo ma è presumibile, se il sindaco ha preso una posizione così netta, che qualcosa possa bollire in pentola. Staremo a vedere.

Ma ecco cosa ha dichiarato il sindaco di Montebelluna, Adalberto Bordin, sulla spinosa questione: “Voglio sgombrare il campo da eventuali dubbi: il Montebelluna calcio e tutte le sue squadre devono rimanere a Montebelluna. Non credo assolutamente che l’ipotesi di una fusione con il Treviso sia avallabile dall’Amministrazione. Il Calcio Montebelluna è onore, storia, identità e orgoglio della nostra Città, la società batte nel cuore dei Montebellunesi, anche di coloro i quali non sono appassionati di calcio.

Precisato che l’amministrazione comunale non ha alcun potere sulle scelte della società sportiva, ricordo che ho voluto personalmente che venisse convocata una Commissione consiliare in cui discutere e approfondire il tema del futuro del Montebelluna Calcio. Questo perché si tratta di una delle più importanti società sportive del territorio e perché credo che sia dovere di ciascun consigliere porsi domande e riflettere a fondo sulle questioni che interessano il territorio e la cittadinanza. Proprio per tale motivo ho ritenuto doveroso coinvolgere immediatamente la minoranza.

Spiace però che qualche consigliere comunale di minoranza abbia cercato di strumentalizzare l’operato della Commissione, dando l’impressione che il primo cittadino e la maggioranza siano favorevoli alla fusione con il Treviso. Nulla di più falso e ne è la prova che, dopo 6 mesi di amministrazione, abbiamo già investito quasi 100mila euro per la sostituzione della caldaia presso lo stadio di Via Biagi: un investimento simile non si spiegherebbe se fossimo a favore del trasferimento della prima squadra a Treviso!”.

 

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