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30 novembre 2024

Conegliano

Conegliano, presentato il progetto per l'ex Zanussi: ecco il "borgo verde"

A presentarlo alla cittadinanza, nel corso dell’incontro pubblico al Teatro Dina Orsi, l’architetto Stefano Boeri

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

ex zanussi conegliano

CONEGLIANO - Una serata importante per Conegliano e per la sua cittadinanza che, dopo decenni di attesa questa sera inizia a prendere visione della proposta progettuale di rigenerazione dell’ex area Zanussi, commissionata dall’acquirente dell’area, il Gruppo Grigolin, al noto studio di architettura Stefano Boeri Architetti. A presentarlo alla cittadinanza, nel corso dell’incontro pubblico al Teatro Dina Orsi proprio l’architetto Stefano Boeri che sta lavorando alla proposta di progetto che mira a riqualificare e rigenerare l’area, per riconsegnare alla comunità un Borgo Verde, un luogo centrale per la valorizzazione del territorio.

 

Il “Borgo Verde di Conegliano”

L’area ex Zanussi è il più esteso degli ambiti di trasformazione nella città di Conegliano ed è l’unico ad essere contiguo alla stazione ferroviaria – oltre che il più vicino al centro storico della città – e per questi motivi rappresenta un’opportunità unica per creare un’importante nuova centralità, dedicata all’abitare nel verde, ai servizi e alla qualità urbana. L’area, in passato sede di importanti impianti produttivi che hanno rappresentato la storia del settore industriale nel Nord-est Italia, viene infatti ripensata per accogliere servizi e spazi per la residenza, immersi nel verde e in dialogo con il centro storico, verso una nuova vitalità urbana e con la potenzialità di attrarre una popolazione dinamica e internazionale. La visione progettuale elaborata dallo studio Stefano Boeri Architetti verte su alcuni obiettivi fondamentali, come la valorizzazione del sistema verde e la distribuzione dei servizi al cittadino, insieme a un efficientamento energetico del complesso, la de-impermeabilizzazione del suolo e l’integrazione di nuove funzioni pubbliche e collettive.

 

La proposta di progetto prevede un intervento sul sistema della mobilità per valorizzarne la qualità urbanistica e ridurne l'impatto ambientale, promuovendo la realizzazione di un borgo car free, grazie all’incremento dei percorsi ciclopedonali di ricucitura con la rete esistente, la costruzione di parcheggi in struttura per incrementare la permeabilità del suolo e la promozione della mobilità elettrica attraverso l’installazione di punti di ricarica. Il “Borgo Verde di Conegliano” si presenta quindi come un nuovo quartiere posto in una posizione strategica in cui sperimentare i più avanzati sistemi legati alla sostenibilità e al basso consumo energetico, oltre che un nuovo organismo urbano in grado di connettere realtà e sistemi anche molto differenziati tra loro e fino ad oggi cresciuti per parti in modo discontinuo e frammentato. Dotato di un’infrastruttura ambientale che alimenta le funzioni presenti e caratterizza il paesaggio urbano, la proposta di intervento prevede alcuni dispositivi per la riduzione dei consumi e l’efficientamento energetico, come una rete tecnologica orientata alla captazione dell’energia del sole attraverso il posizionamento dei ricettori solari sulle coperture degli edifici, sui percorsi pedonali e all’occorrenza anche integrati nelle facciate; una rete tecnologica in grado di raccogliere le acque piovane delle coperture; e facciate verdi con lo scopo di creare una bioregolazione naturale delle temperature interne, schermare i volumi dalle radiazioni solari e assorbire la CO2 dell’ambiente urbano.

 

La rigenerazione del sito, poi, attraverso la localizzazione di funzioni prevalentemente residenziali, rappresenta un’opportunità importante per re-interpretare il significato di borgo storico, esteso ad una parte di città fino ad ora considerata periferica per la sua natura produttiva e per la chiusura rispetto al contesto e che, attraverso il Borgo Verde, può proporsi con un disegno adeguato e allo stesso tempo innovativo per Conegliano. La proposta di masterplan prevede infatti la conversione del sito produttivo come luogo dell'abitare in cui favorire una concentrazione della densità, tipica dei borghi storici, contenendo in tal modo l'occupazione del suolo con gli edifici, lasciando spazio alle aree libere, verdi, e di valenza pubblica – come un grande parco urbano di circa 44.000 mq che implementa in modo significativo la qualità urbana e ambientale della città di Conegliano. La disposizione a pianta circolare degli edifici garantisce al nuovo insediamento una forte porosità attraverso percorsi, slarghi e spazi comuni che connettono il nuovo centro ai luoghi abitati circostanti, valorizzando, attraverso un nuovo scenario urbano, i luoghi più vicini e di contesto.

“La nostra proposta per Conegliano aspira a realizzare un borgo urbano di nuova generazione circondato da un ampio sistema di giardini pubblici e caratterizzato al suo interno da un sistema di spazi pedonalizzati e di servizi pubblici per i cittadini. L’accessibilità ferroviaria e dai vicini scali aereoportuali, la prossimità con le colline del Prosecco, ma anche le superfici a parco, i parcheggi interrati, le coperture fotovoltaiche e le facciate verdi degli edifici, oltre a promettere un alto grado di sostenibilità ambientale e energetica, faranno del Borgo Verde un luogo di grande attrazione anche per una nuova popolazione internazionale di giovani creativi e imprenditori. Con l’ambizione di restituire a Conegliano un ruolo da protagonista nei territori del nord est italiano” commenta l’architetto Stefano Boeri.

 

Una visione quella dell’architetto Boeri sposata dal Gruppo Grigolin per una Conegliano del futuro al passo con le grandi città europee. Queste le parole di Roberto Grigolin, Presidente di SuperBeton Spa, del Gruppo Grigolin: “Siamo dinanzi a una progettualità importante e che mi rende particolarmente orgoglioso, come imprenditore certo, ma anche e soprattutto come cittadino che in questo territorio ha le sue radici e ha sinceramente a cuore gli interessi e il benessere della comunità, lo sviluppo e la crescita della città del Cima. Sono convinto che la riqualificazione di questa area nevralgica, lasciata all’abbandono e al degrado per così tanti anni, agirà da volano, economico ma non solo, per una ulteriore valorizzazione del territorio. La visione e lo stile dell’architetto Boeri e del suo Studio, riconosciuti e ammirati in tutto il mondo, porteranno alla realizzazione di un progetto che può diventare un modello di riferimento, in grado di far convergere sostenibilità ambientale e inclusione sociale, i due pilastri della transizione ecologica: la realizzazione di nuove aree verdi al servizio di tutti e l’attivazione di nuovi e capillari servizi rafforzeranno il concetto di comunità, contribuendo così a consolidare e a rendere sempre più europea la città di Conegliano”.

 


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