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01 dicembre 2024

Cronaca

Presta l’auto all’amico e si ritrova 115 multe per transito in Ztl per un totale di 15mila euro

Protagonista di questo sgradito record un 33enne che si trovava in Cina quando l'amico ha accumulato le contravvenzioni

| Isabella Loschi |

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ztl

MESTRE - Con una media di 14 multe al mese, 115 in tutto, e un importo da record di 15 mila euro, è probabile che un cittadino classe 1990, detenga il record di multe accumulate per il transito nella zona a traffico limitato di Mestre. A raccontare questo sgraditissimo record che vede suo malgrado protagonista un 33enne cinese, che non è l’autore delle trasgressioni, è l’Adico, l’associazione di tutela dei consumatori. “Lo scorso aprile quando l’uomo è tornato in Cina per alcuni mesi, esattamente otto, ha prestato l’auto ad un amico italiano. Ed è l’amico, appunto, che ha accumulato tutte le contravvenzioni, incappando quasi sempre nell’insidioso varco di via San Rocco - spiega l’Adico - Il titolare dell’auto e il protagonista dei transiti vietati si sono rivolti ora all’Adico per individuare possibili soluzioni a una vicenda economicamente drammatica”.

Ma com’è potuto succedere che per otto mesi nessuno si sia mai accorto di ciò che stava accadendo? La spiegazione è semplice. Durante la permanenza in Cina del 33enne, le multe sono state recapitate a casa del ragazzo che condivide la casa con altre persone. I coinquilini hanno firmato in sua vece le raccomandate consegnate dal postino mentre in casa si accumulavano anche gli “scontrini” che indicano la presenza di una comunicazione quando nessuno risponde a casa. Il tran tran è proseguito fino al 27 novembre quando il 33enne è tornato in Italia dal suo Paese e si è ritrovato l’alloggio invaso da sanzioni: 115 appunto, per un totale di 15 mila euro. Ora il 33enne si è rivolto all’Adico per valutare eventuali ricorsi. Anche se purtroppo le strade da seguire sembrano essere tutte precluse.

“La vicenda ci ricorda i primi tempi della ztl – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -.  Arrivavano da noi automobilisti con pile di multe e la disperazione dipinta sul volto. Non sappiamo per certo se ci sia qualcuno che a quel tempo ha accumulato più di 115 multe, ma crediamo di sì. Però a quel tempo esistevano spesso gli estremi per contestarle, soprattutto in relazione a una cartellonistica non adeguata e a una informazione carente. In questo caso, pur continuando ad avversare la dicitura “varco attivo”, assolutamente ingannevole, non troviamo valide ragioni per chiedere l’annullamento parziale o totale delle sanzioni. A prima vista è anche impossibile contestare un difetto di notifica delle raccomandate. Non ci resta, per ora, che lanciare un appello alla polizia municipale e al Comune affinché valutino le particolari circostanze che hanno maturato questo salasso e le insormontabili difficoltà di onorare il debito per queste persone relativamente giovani e dai lavori precari”.


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Isabella Loschi

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