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19 aprile 2024

Treviso

Ripartire dopo la pandemia: "Tre sfide per il territorio trevigiano"

"Area metropolitana, infrastrutture, rigenerazione del territorio", le chiavi della ripresa per Alberto Zanatta, presidente vicario di Assindustria Venetocentro

| Isabella Loschi |

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Alberto Zanatta, presidente Assindustria Venetocentro

TREVISO “Il 2020 ha confermato - nella gravità della situazione, dei lutti con la perdita di persone care, nell’ansia e tensione di molti giorni – la capacità di tenuta, nella società, nelle amministrazioni pubbliche e nelle imprese, in particolare quelle industriali. Sappiamo però che la ripartenza non sarà facile, che dovremo trovare nuove opportunità, formare nuove competenze, puntare su nuove vocazioni”.

Alberto Zanatta, presidente vicario di Assindustria Venetocentro, con delega alla provincia di Treviso, guarda al futuro, interrogandosi sulle chiavi per la ripresa post Covid.

Zanatta individua tre “sfide”.
“Per primo, evidenzio come la gestione della pandemia ci ha visti operare insieme ai territori vicini. Come Assindustria Venetocentro abbiamo anticipato tempi e obiettivi di una sempre maggiore integrazione di area vasta, con l’unione di Treviso con Padova e in futuro ci auguriamo anche con Venezia. Questa dimensione ‘aperta’ deve ancor più entrare in tutte le scelte del territorio. Vanno già in questa direzione, ad esempio, le Università di Padova e di Venezia Ca’ Foscari con il rafforzamento del suo Campus di Treviso. Scelte di cui essere partecipi e da favorire per far sì che, ove possibile, si possano comporre, in questo perimetro territoriale, in un progetto universitario caratterizzato per Treviso. Anche la sanità, con la Cittadella della salute, che sarà anche policlinico universitario, e lo Iov a Castelfranco Veneto, farà del territorio un riferimento ben riconoscibile”.

Il secondo punto è la questione Infrastrutture.
“Se Padova e Venezia saranno collegate alla rete TAV verso Milano, già a maggio si inizierà a circolare sulla Superstrada Pedemontana, da Montebelluna a Malo, per poi arrivare a Spresiano e a Montecchio. Abbiamo chiesto di potenziare i collegamenti a ‘pettine’ verso Padova e Bassano, e le opere complementari dai caselli che saranno aperti nella nuova arteria. E’ arrivato anche il via libera al master plan per l’aeroporto Canova di Treviso, riferimento per ampie aree del Veneto”. “Questi collegamenti - evidenzia Zanatta - potranno sì favorire l’insediamento residenziale ma anche attrarre imprese, investimenti e senza dimenticare il potenziale ora compresso del turismo”.

La terza sfida riguarda la rigenerazione del territorio.
“A giugno presenteremo i dati del censimento sugli edifici produttivi dismessi promosso con il progetto Capannoni OnOff. Sarà un’opportunità per favorire un ridisegno del territorio con una nuova cultura amministrativa ed urbanistica secondo logiche avanzate di sostenibilità ambientale e sociale”. “Molte le potenzialità, se ci crediamo. Ne potrà nascere anche una nuova relazione tra le città e la campagna o la montagna, tra aree in declino e quelle in sviluppo. Viviamo in un territorio bello, e possiamo migliorarlo, per noi e i nostri figli e per accogliere nuove persone e nuove famiglie. Lo pensiamo connesso, sostenibile, avanzato nei servizi.

“La ripartenza non sarà immediata e neppure facile”, conclude Zanatta, “ma la direzione crediamo sia questa. Fondamentale lavorare insieme, con una regia condivisa, tra amministrazioni pubbliche, rappresentanza d’impresa, soggetti economici. Con una classe dirigente all’altezza di questa nuova responsabilità”.

 



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