A Riva Grassa di Segusino, gli insaccati e le idee di Anita
Come integrare il reddito di famiglia grazie alle Piccole Produzioni Locali
| Sara Armellin |
SEGUSINO - Riva Grassa è una delle frazioni di Segusino dove pare che il tempo si sia fermato: le case conservano ancora per la maggior parte i mattoni a vista e le strade sono strette e sincere, perché fortunatamente non hanno subito gli stravolgimenti urbanistici per lasciar posto a parcheggi e auto di grandi dimensioni. Qui dagli anni 50 è attiva l’osteria da Rita, della famiglia Coppe-Stramare e, come tutte le osterie che si rispettino, è stata il centro della frazione insieme al vicino negozio di alimentari e al capitello dedicato a Santa Lucia.
Usiamo il passato perché, purtroppo, la pandemia l’ha condannata alla chiusura: ma il grembiule non è stato del tutto appeso al chiodo grazie all’ingresso in famiglia di Anita, classe 1991, compagna di Massimo Spader, nipote della celeberrima oste Rita. Lei cuoca, lui impiegato in occhialeria, fino al 2008. A seguito del fallimento dell’azienda per cui lavorava Massimo, lui si è dedicato sempre più alla cura dei terreni di famiglia: una ventina di ettari con pascolo e bosco, e tre ettari di vigneto coltivati a Prosecco.
Durante la pandemia, con l’osteria chiusa e l’incertezza per il futuro, è maturata l’idea di rilanciare l’attività di famiglia: aprire una Piccola Produzione Locale per poter vendere ufficialmente insaccati e altri prodotti "di casada". Anita, cuoca presso un asilo di Castelfranco Veneto, ha frequentato con entusiasmo e mente aperta i vari corsi necessari all’ottenimento dei permessi; Massimo ha ristrutturato parte dello stabile vicino all’osteria e nel novembre 2021 hanno inaugurato la nuova attività.
Con i maiali, che quest’anno saranno ben 5, Anita e Massimo producono martondelle, salsicce, figadet, cotechini, salami freschi, sopresse, ossocollo e pancetta: il passaparola tra gli amici è stato fulmineo e molti sono arrivati a Riva Grassa per acquistare i loro prodotti. Il tutto con la semplicità e la genuinità che caratterizza questa coppia di giovani che, nonostante le avversità, hanno cercato di valorizzare il loro saper fare e le radici di famiglia.
Poco distante da Riva Grassa, tengono 2 vacche, una trentina tra pecore e asini, al momento tutto per uso personale. Oltre a una piccola coltivazione di lamponi e un frutteto. Perché le idee già corrono veloci: Anita, che sta muovendo i primi passi nel mondo delle PPL con curiosità e voglia di mettersi in gioco, sta già valutando la produzione di confetture e formaggi. Se la bontà e la genuinità saranno le medesime delle soppresse che profumano la cantina sotto l’osteria dove stagionano gli insaccati ... siamo certi che i risultati saranno più che gustosi!