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26 ottobre 2024

Lavoro

Sempre più frequente il ricorso a un finanziamento: l’analisi delle scelte degli italiani

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Sempre più frequente il ricorso a un finanziamento: l’analisi delle scelte degli italiani

È arrivato il terzo taglio dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea, la terza volta da giugno. Il tasso sui depositi si riduce ancora di 25 punti base, passando dal 3,50% al 3,25%, mentre il tasso di riferimento segna 3,45%. A deciderlo, come preannunciato da Christine Lagarde, è stato il tasso di inflazione, ormai all’1,8% grazie al calo dei prezzi energetici rientrati quasi nei valori di normalità dopo le impennate degli scorsi anni.

 

Secondo le stime degli esperti, quello del 17 ottobre è il terzo taglio di una serie di ribassi che potrebbe continuare fino a metà 2025, facendo scendere il costo del denaro dal 4% del giugno scorso al 2% previsto per il prossimo giugno, un record di allentamento delle misure da parte dell’Europa.

 

La progressiva riduzione del costo del denaro ha come conseguenza la riduzione dei tassi di interesse anche sui finanziamenti. Secondo l’Abi, Associazione bancaria italiana, a settembre il tasso medio sul totale dei prestiti a famiglie e società non finanziarie è risultato pari a 4,69% (era 4,72% ad agosto).

 

I tassi di un finanziamento di mercato e online a confronto

 

Nel 2024 il TAEG medio di un finanziamento erogato online attraverso PrestitiOnline.it è stato 8,96%, quello migliore rilevato dal comparatore ha segnato 7,30%. Sono i dati registrati dall’Osservatorio PrestitiOnline.it, che ogni mese analizza le domande pervenute sul portale di comparazione.

Un finanziamento online consente di ottenere tassi più bassi e costi di gestione contenuti rispetto a un finanziamento sottoscritto presso un istituto di credito tradizionale. I tassi migliori secondo l’Osservatorio sono per la finalità liquidità, che nel secondo trimestre di questo anno passano dal 7,02% al 6,72%. In calo anche i TAEG medi migliori delle pratiche erogate di finanziamento auto, scesi dal 7,53% al 7,35%.

 

Come impiegano i finanziamenti gli italiani

 

Circa un consumatore su tre nel terzo trimestre di questo anno ha richiesto un finanziamento per ottenere una somma di liquidità (31%). La seconda finalità più richiesta nello stesso periodo è l’auto usata (20,3%), seguita dalla finalità consolidamento (15,9%). Gli importi più alti riguardano la finalità consolidamento (18.600 euro in media), seguita dall’auto nuova o a chilometro zero (16.400 euro) e dalla ristrutturazione casa (13.300 euro).

I finanziamenti per consolidamento debiti registrano anche la durata più importante, con 7,1 anni in media, seguiti dall’auto nuova o a km zero e dalla ristrutturazione casa (5,7 anni). Si tratta di finalità di finanziamento che richiedono di fatto importi più alti.

 

Riguardo alla durata dei prestiti, la media rilevata nei dati dell’Osservatorio è di 5 anni: il 31,0% dei richiedenti sceglie di impegnarsi per un periodo di 5 anni, ma cresce la percentuale di richieste di finanziamento superiore agli 8 anni, al 13,2% nel terzo trimestre 2024.

 

La cautela degli italiani che ricorrono a un finanziamento è rilevabile anche dai dati sulle classi di importo: l’ammontare medio richiesto è di 10.800 euro, con una prevalenza di domande tra i 2.500 e i 5.000 euro (27,7%).

 

Il profilo di chi richiede un finanziamento

 

L’età media dei richiedenti un finanziamento è di 42,6 anni e il 24,9% ha tra i 36 e i 45 anni.

Il 73,9% ha un impiego a tempo indeterminato, condizione di vantaggio per le banche che concedono più facilmente finanziamenti con la garanzia di una busta paga. Quasi la metà delle richieste provengono dal nord Italia (49,9%), quindi dal Sud e dalle Isole (28,1%) e dal Centro (22,1%). Il 46,1% ha un reddito netto tra i 20.000 e i 30.000 euro.

 


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