Zaia: "L'allenatore non può giocare con la squadra avversaria"
Il governatore del Veneto sulla frattura interna della Lega
| Isabella Loschi |
TREVISO - “I veneti sono vicini al loro governatore, e qui c’è un bel progetto da portare avanti”. Queste le parole del Governatore del Veneto, Luca Zaia, determinato ad andare avanti sulla propria candidatura alle prossime regionali.
Zaia, oggi a Treviso per presentare un nuovo macchinario chirurgico in dotazione all’ospedale Cà Foncello, sull’ipotesi di candidatura di Flavio Tosi alle prossime regionali, dice: “Penso che se decidi di fare qualcosa per la prossima campagna elettorale non costruisci un progetto senza parlare col governatore, anche perché il progetto va costruito sul candidato”. “La situazione - aggiunge - è abominevole perché non è mai accaduto che un allenatore di calcio giochi per la squadra avversaria. Spero veramente - prosegue Zaia - che questo poi si concretizzi in una compattezza e a pensare che abbiamo le elezioni". "A tutt'oggi dico che sono impegnato sul programma, che va scritto nel rispetto dei veneti e non mi perdo nei dibattiti della politica. Lunedì c'è il consiglio federale convocato che è l'unica sede deputata a discutere e casomai dipanare la matassa”.
A chi invece ipotizza nuove modifiche alla legge elettorale del Veneto con l’introduzione di una soglia e di un eventuale doppio turno, Zaia risponde: "Non bisogna essere premi Nobel per capire che chi vuole cambiare la legge elettorale a un mese e mezzo dal voto lo fa per altre finalità e non nel rispetto dei veneti. Cambiare le regole un mese e mezzo, due mesi prima del voto vuol dire che avere altro in mente ed è bene che lo dicano”.