Attacco Berlino, fermato in Germania presunto fiancheggiatore di Amri
| Isabella Loschi |
Gli investigatori che indagano sull'attentato contro il mercatino di Natale hanno fermato a Berlino un presunto fiancheggiatore di Anis Amri. Si tratta di un cittadino tunisino di 40 anni. Lo riferisce 'Der Spiegel'. Gli inquirenti sono arrivati al sospetto analizzando dati relativi alle comunicazioni.
Il sospetto vive a Berlino, si legge sul sito di Der Spiegel che cita fonti delle forze di sicurezza. Nelle prime ore di oggi, unità della polizia federale tedesca hanno perquisito l'abitazione e i negozi dell'uomo, che è stato provvisoriamente fermato. Il fermo è stato confermato dalla procura federale. Gli inquirenti sono risaliti a lui attraverso un'analisi dei dati delle comunicazioni: dopo l'attacco era stato trovato un cellulare appartenente ad Amri a bordo del camion usato per l'attentato e il numero di telefono dell'uomo fermato a Berlino era registrato in memoria. "Le ultime indagini indicano che l'uomo potrebbe essere stato coinvolto nell'attacco", hanno reso noto i procuratori impegnati a cercare eventuali complici del 24enne tunisino autore della strage nella capitale tedesca.
10 MINUTI PRIMA DELL'ATTACCO AMRI INVIÒ FOTO E MESSAGGI A ISLAMISTI - Dieci minuti prima di compiere l'attacco di Berlino, Anis Amri ha inviato fotografie e messaggi vocali a partire dal suo cellulare ad altri presunti simpatizzanti islamisti. Lo riferisce il settimanale tedesco Focus sul suo sito, citando fonti delle forze di sicurezza. Focus scrive che l'uomo fermato oggi sarebbe stato in stretto contatto con l'attentatore. Lui, così come altre persone a Berlino e nel bacino della Ruhr cui poco prima dell'attacco l'attentatore avrebbe inviato notizie - così almeno risulta allo stato attuale delle indagini - potevano essere al corrente dei piani di attacco del 24enne tunisino. Altra informazione ricavata dal cellulare trovato nella cabina di guida del camion usato per l'attentato riguarda il camionista polacco, prima vittima dell'attentatore: nei messaggi vocali, a volte più lunghi, inviati da Amri, non si sente nulla che lasci pensare che in quel momento potesse essere ancora vivo.
AMRI IN PULMANN DA AMSTERDAM A LIONE - Da Amsterdam a Lione in pulmann. Anis Amri ha viaggiato così dopo l'attentato di Berlino, secondo quanto apparentemente ricostruito finora dagli inquirenti e trapelato attraverso la stampa francese. Ancora non è chiaro come Amri abbia raggiunto Amsterdam, ma si sa che sarebbe partito da Sloterdijk, Amsterdam, in direzione della stazione ferroviaria di Lyon Part-Dieu a bordo di un Flixbus. Forse il pulmann ha fatto scalo a Duesseldorf, in Germania, dove Amri ha cambiato mezzo e ha preso un secondo autobus fino a Lione. Durante le 15 ore di percorso non è stato controllato né perquisito: con sé doveva avere la sua pistola. Lo riferisce Tf1.
AMRI AVREBBE TENTATO DI ACQUISTARE ARMI IN FRANCIA - Amri era in contatto diretto con islamisti basati in territorio francese. Lo scrive RFI sul suo sito, puntualizzando che - se è ancora troppo presto per parlare di cellula - l'attentatore di Berlino ha però cercato di procurarsi delle armi - tra cui fucili mitragliatori di grosso calibro - nel marzo scorso attraverso questi contatti che aveva in Francia. Informazioni confermate dai servizi di polizia giudiziaria di Berlino - si legge poi - dai quali emerge inoltre che Amri, considerato già dal febbraio 2016 una potenziale minaccia, era stato messo sotto sorveglianza. E dalle intercettazioni telefoniche sarebbe emerso che il sospetto si era informato anche sulla fabbricazione di ordigni e quindi che aveva già da mesi l'intenzione di commettere un attentato.