Baristi e ristoratori "obbligati" ad accettare i pagamenti con il bancomat: "Per un caffè rischiano multe da 30 euro"
L'appello lanciato da Ascom Vittorio Veneto: “Chi di dovere intervenga”
VITTORIO VENETO - Baristi e ristoratori “costretti” ad accettare i pagamenti con il bancomat e con le carte di credito. “Finora la legge imponeva l’utilizzo del Pos per la registrazione dei pagamenti con Bancomat e carte di credito, ma non prevedeva delle sanzioni per chi non rispettava le norme di legge – spiegano dall’Ascom di Vittorio Veneto -. Con il decreto legge contro l’evasione fiscale, in arrivo dal Consiglio dei Ministri, ci sarà una doppia multa per chi pretenderà i contanti anche per riscuotere un caffè”.
“Dal 30 giugno 2022 (e non più dal 1° gennaio 2023) ci saranno delle multe per chi non accetterà i pagamenti con Bancomat o con carta di credito – aggiunge l’associazione di categoria -. Il decreto legge in arrivo parla di sanzioni da 30 euro più il 4% del valore della transazione rifiutata a carico dell’esercente. Stando alla lettera della norma, se un caffè costa un euro e non si accetta la carta elettronica, al barista costerà 30,04 euro”. L’associazione ha così lanciato un appello: “Chi di dovere intervenga quanto prima”.