TREVISO - Manca il Piano di Rischio dell’aeroporto Canova. Il limite massimo di voli autorizzati dal Ministero va rispettato per evitare il grave pericolo per la salute e la sicurezza dei trevigiani. Queste le motivazioni che hanno portato stamane il consigliere comunale di Treviso Maristella Caldato del Pd, a presentare al Prefetto un esposto contro Gobbo e tutta la giunta per “violazione dell’art. 707 del Codice della Navigazione e conseguente grave omissione dell’attivazione della procedura amministrativa per l’adozione del Piano di Rischio Aeronautico dell’aeroporto Antonio Canova di Treviso”. «L’Amministrazione comunale non intende approvare il Piano di Rischio perchè andrebbe a definire delle limitazioni all’attività edificatoria in alcune aree adiacenti all’aeroporto – dice la Caldato - e intanto si continua a costruire».

Fermamente convinta che la salute e la sicurezza degli abitanti dei comuni limitrofi all’aeroporto e dei trevigiani sia in grave pericolo. Il consigliere del Pd, che dall’aprile 2011 ha iniziato la battaglia per avere la VIA, senza ricevere alcuna risposta, chiede che il Prefetto intimi al sindaco e alla giunta di attivare fin da subito la procedura amministrativa per la redazione, entro la fine del 2012, del Piano di Rischio e che sia svolta un’attività di vigilanza e monitoraggio per il rispetto del limite massimo di 16.300 voli autorizzati dal Ministero dell’Ambiente.