Cappella Maggiore, “Costretti a stare chiusi in casa per la nube di pesticidi”
I residenti di via Borgo Villa lamentano una situazione che si protrae da anni
CAPPELLA MAGGIORE - “Martedì sera ci siamo dovuti barricare in casa, senza aprire le finestre, nonostante il caldo, e ieri mattina l’aria era ancora irrespirabile”. Andrea Dal Mas abita in via Borgo Villa a Cappella Maggiore, strada tristemente nota per essere diventata “un inferno” con l’arrivo dei vigneti. “Ogni anno, in estate, siamo costretti a barricarci in casa: le irrorazioni sui vigneti circostanti, attuate senza che nessuno ci avvisi, rendono irrespirabile l’aria. Le correnti e la conformazione del territorio fanno sì che l’aria inquinata stagni proprio in questa via, e anche in questi giorni, come ormai ogni giugno, siamo costretti a stare in casa con le finestre chiuse”, riferisce il residente.
“La situazione si ripete ogni anno, non c’è rispetto, e non vengono nemmeno utilizzati macchinari a recupero, che potrebbero almeno limitare il disagio. In questi ultimi giorni, inoltre, la puzza è peggio del solito: quali nuovi pesticidi hanno irrorato?”: Dal Mas non è l’unico residente di via Borgo Villa che in questi anni ha denunciato irrorazioni fatte senza preavviso e con mezzi non idonei. “Abbiamo chiamato più volte i Carabinieri, abbiamo scritto al presidente Zaia, è arrivato anche Report. Ma la situazione non è ancora stata risolta”, conclude.
In foto via Borgo Villa
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