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24 gennaio 2025

Treviso

CARBONERA AZZERA IL PIANO TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE

Patto di stabilità e tagli soffocano il bilancio. Così non sarà fatta alcuna opera superiore ai 100mila euro

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CARBONERA AZZERA IL PIANO TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE

CARBONERA - Zero opere pubbliche nel triennio 2011-2013: l’amministrazione comunale di Carbonera vuole così manifestare il proprio dissenso di fronte alle misure imposte dal Governo che impediscono di fatto al Comune di investire e rispettare il proprio programma.

Il decreto 78/2010, entrato in vigore a giugno, ha peggiorato fortemente la normativa sul rispetto del patto di stabilità, costringendo l’amministrazione a stravolgere i propri piani, bloccando le opere previste a bilancio. La legge di stabilità, approvata a metà dicembre, ha ulteriormente alzato l’obiettivo da raggiungere per rispettare il patto di stabilità, aggravando ulteriormente la situazione per il Comune di Carbonera. Infine l’eccezionale taglio dei trasferimenti statali, pari a 220.000 euro nel 2011 e 370.000 euro nel 2012, assieme alla drastica riduzione delle entrate da oneri di urbanizzazione, fa mancare le risorse al Comune per pagare le quote di ammortamento dei mutui necessari per realizzare le opere, pur essendo il Comune di Carbonera molto al di sotto dei limiti massimi di indebitamento possibile.

E’ così che l’amministrazione ha deciso di tagliare tutti gli interventi superiori a 100 mila euro e per questo inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche. Stop dunque nel 2011 alla manutenzione di via Cardinal Callegari ed al ricavo della pista ciclopedonale (400.000 euro), al medesimo intervento in via Papa Roncalli (200.000 euro), al rifacimento degli infissi della scuola media (200.000 euro), all’impianto di illuminazione del campo da calcio di Vascon (150.000 euro) ed alla pista ciclopedonale di collegamento tra vicolo De Biasi e via IV Novembre.

“L’assurdo è che eventuali avanzi di amministrazione derivanti da risparmi nella gestione annuale o entrate derivanti da alienazioni di beni del Comune potranno essere utilizzati non per nuovi investimenti ed opere, ma solo per ridurre il debito pregresso, che per Carbonera è limitato – spiega il sindaco Fabiano Bonato – Siamo con le mani legate. Per rispettare leggi ingiuste e discriminatorie, pagheremo un altissimo prezzo in termini di minori servizi e mancate opere, in una parola, di sviluppo del territorio. E pensare che siamo uno dei Comuni più virtuosi in assoluto in Italia”.

Gli obiettivi principali che il Comune intende perseguire sono quelli della difesa e per quanto possibile del consolidamento della rete di protezione sociale e dei servizi alla persona e alla famiglia, nonché della tutela del territorio, con particolare attenzione all’ambiente e al risparmio energetico.

Il bilancio 2011 comporterà una notevole riduzione della spesa corrente (-12,3% sull’assestato 2010) che verrà realizzata in modo da consentire comunque il mantenimento dell’impegno finanziario sui servizi sociali, anche grazie ad alcune lungimiranti previsioni inserite nel bilancio 2010. Le riduzioni riguarderanno soprattutto le spese generali e di funzionamento degli uffici e degli edifici comunali.

Continuerà da parte dell’amministrazione la costante ricerca di finanziamenti provenienti sia da altri enti pubblici, che da privati. Nel 2010 sono stati ottenuti ingenti trasferimenti da enti pubblici, in particolare dalla Regione Veneto: 469.452 euro per il palazzetto dello sport annesso alla nuova scuola elementare e 149.600 euro per l’ampliamento del cimitero di Mignagola. Nel triennio 2011-2013 si procederà all’alienazione di alcuni terreni e delle scuole elementari di Carbonera e Pezzan che verranno dismesse.

Un’altra priorità dell’azione amministrativa continuerà ad essere quella della lotta all’evasione e all’elusione fiscale dei tributi comunali, che perseguiremo con determinazione, avviando anche una collaborazione con i diversi livelli dell’amministrazione finanziaria statale per contribuire all’attività di accertamento dei tributi erariali” chiarisce il sindaco Bonato.

Nonostante le difficoltà a livello di bilancio, le imposte, le addizionali e le tariffe resteranno invariate rispetto al 2010.

 


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