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03 novembre 2024

L’ omosessualità e la piaga sociale

Categoria: Persone - Tags: Omosessuaità, piaga, sociale

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Paolo Pandin | commenti | (1)


 

Cari lettori, lo so bene che questa non è l’unica piaga sociale esistente e che ce ne sono tante altre, ma oggi parlerò di questa.

In un giorno non ben definito, passeggio con un mio caro amico. Questo mio amico ha un viso comune, ed è vestito come uno dei tanti ragazzi della nostra età.
Camminiamo in mezzo ad una piazza enorme mentre parliamo di quanti problemi esistono nel nostro Paese. Passo dopo passo entriamo in una chiesa grandissima, con una volta affrescata che lascia senza fiato. Fissiamo con gli occhi al cielo quell’opera maestosa e continuiamo a parlare, passando dal razzismo, alla violenza di genere, finché il mio amico arriva a toccare uno degli argomenti più scottanti di questi anni, e mi dice: “(…) Beh e tutti i problemi che ci sono adesso riguardo gli omosessuali, è insopportabile sentirne sempre parlare in televisione” Allora io colgo la palla al balzo, lo interrompo e aggiungo: “Già, è una situazione insopportabile. Io personalmente faccio fatica ad andare d’accordo con gente simile, voglio dire, devono avere qualcosa che non va, delle persone “normali” non possono comportarsi in questo modo, o sbaglio?” E lui: “Ovvio, d’accordissimo.” “Si comportano come se fosse giusto avere certi atteggiamenti o dire certe cose in pubblico. Dire che danno fastidio è riduttivo. Come è riduttivo dire che ci vorrebbe una legge per dare un freno a tutto questo. Poi la cosa che mi spaventa ancor di più è che fin da giovani, da ragazzi, hanno questi atteggiamenti! Mi fa proprio incazzare, perché vuol dire che c’è qualcuno che glieli insegna, qualcuno che gli mette in testa certe idee inaccettabili. Poi queste idee diventano militanza, propaganda. Idee che si muovono sia nei partiti più estremisti, sia nelle forze politiche apparentemente “moderate” e vanno a disturbare se non a rovinare la vita di molte persone.” Il mio amico mi guarda e annuisce: “Hai ragione, da vendere, dovremmo fare qualcosa anche noi per opporci a questa situazione. Se non si agisce la situazione può solo peggiorare.” Ed io gli rispondo: “È vero, però si sta già facendo qualcosa, fortunatamente qualcosa sta cambiando, questi atteggiamenti non sono più considerati “normali” o “giusti”. E’ fisiologico che in un periodo in cui le cose si stanno evolvendo, queste persone escano allo scoperto e si facciano sentire con ancora più voce, ma bisogna continuare sulla strada intrapresa già da tanti altri Paesi, molto più avanti di noi.” A questa affermazione vedo lo sguardo del mio amico che cambia e mi chiede: “Cosa intendi per Paesi molto più avanti di noi?” Ed io: “ intendo Paesi come la Francia, o gli Stati Uniti.” Lui allora un po’ irritato mi chiede: “Ma tutto ciò che hai detto finora, non riguardava i gay e gli omosessuali??”
Con grande sorpresa gli rispondo: “Certo che no, parlavo dell’ omofobia dilagante in questo Paese, di tutti gli omofobi piccoli e grandi che con certe idee (se così possiamo definirle) istigano all’ odio e alla violenza. Ti sembra accettabile che in una scuola venga esposta la scritta “Sei gay, ti devi dimettere” contro un rappresentante d’ istituto omosessuale? Io credo proprio di no. Ti sembra “normale” che una persona venga picchiata e poi soffocata, solo perché gay? L’ idea (idea??) che l’ omosessualità sia una malattia, è anormale. Essere gay, è normale.” Il mio amico mi guarda sempre peggio, ma continuo: “Essere eterosessuali è normale. Se sei una ragazza e ti piace un ragazzo, è giusto. Se sei un ragazzo e ti piace una ragazza, è giusto. Anche se sei un ragazzo e ti piace un ragazzo, o se sei una ragazza e ti piace una ragazza, è giusto. Io dicevo che l’ omofobia è una piaga sociale, non hai capito nulla di quello che volevo dire, scusami, forse mi sono espresso male. Credevo che fossimo entrambi d’ accordo su questa cosa. Quando prima dicevo che ci vuole una legge per dare un freno a tutto questo, intendevo per dare un freno a questa insopportabile violenza. Una legge che parifichi i diritti degli eterosessuali, degli omosessuali, dei bisessuali e dei transessuali. Così da far capire a tutti, che non esiste differenza tra gli individui, perché sono tutte persone.” Il mio amico nel frattempo è sempre più cupo e credo che dopo oggi non mi vorrà più parlare, ma io proseguo.
“Scusami ma prima devi avermi proprio frainteso. Come ti ho già detto, parlavo dell’ omofobia, degli omofobi e delle centinaia di casi di denigrazione e violenza che avvengono ogni giorno nelle nostre città e nei nostri paesi.”
Il mio amico fa un lungo sospiro, fissa per un’ ultima volta l’ enorme affresco, mi guarda e ci avviamo verso l’uscita.

Pensavo di scrivere una conclusione a questo breve post, ma continuo a fissare un’ elenco fatto dall’ Espresso in data 12 Settembre 2013, che vi riporto, contente i soli casi che hanno avuto visibilità mediatica, dal maggio 2012 all’ agosto del 2013. Buona lettura.

Maggio 2012
Trentino, ucciso con 7 coltellate un gay. Genova, gay soffocato dopo un pestaggio. Roma, coppia gay minacciata al bar Palombini.
Giugno 2012
Rimini, colpi di pistola verso un gay. Tombe vietate alle coppie di fatto in un paesino in provincia di Bologna. Gay picchiato a Milano. Gay picchiato ad Arezzo. Gay picchiato a Roma.
Luglio 2012
Torino, adescato e ricattato un gay. Lombardia, gay insultato e picchiato a sangue.
Agosto 2012
Bisceglie, vittima di omofobia, tenta il suicidio.
Ottobre 2012
Scritte omofobe al Liceo di Verona "Via i froci dalla scuola". Striscione omofobo di Forza Nuova all' ingresso del Cassero di Bologna "Le perversioni vanno curate".
Novembre 2012
Pavia, frase omofoba del consigliere comunale PDL, Andrea Di Pietro (Vendola è tanto viscido quanto la vaselina che usa!". Firenze, coppia aggredita e insultata. Ischia, scritta omofoba indirizzata ad un diciassettenne candidato a rappresentante di istituto, sul muro d' ingresso della scuola "Non votate il frocio". Lazio, insulti omofobi, quindicenne si suicida. Frasi omofobe contro il proprietario di un bar a Padova, "Tu porti qui le perversioni".
Dicembre 2012
Lombardia, omicidio con cranio massacrato da oggetto contundente. Cumiana, ventenne allontanato da una discoteca "finocchio, vattene". Vicenza, insulti a studente sedicenne. Gorizia, quattordicenne insultato a scuola "Sei gay, vergognati".
Febbraio 2013
Lazio, frase omofoba contro il rappresentante d'istituto del Liceo Tacito "Sei gay, ti devi dimettere".
Aprile 2013
Palermo, gay aggredito in un internet point. San donà, coppia gay aggredita.
Maggio 2013
Lazio, diciasettenne tenta il suicidio perché emarginato.
Giugno 2013
Lombardia, gay picchiato il giorno del Pride.
Luglio 2013
Piemonte, quattro gay aggrediti al parco Valentino.
Agosto 2013
Bisceglie, vittima di omofobia tenta il suicidio. Lazio, quattordicenne si suicida perché gay.

E i casi continuano fino agli ultimi suicidi e alle ultime violenze di pochi giorni fa, taciuti da gran parte dei giornali e media. Ma per fortuna, dal basso, qualcosa sta cambiando in positivo.
 





 


Paolo



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Dopo aver visto il filmato mi è venuta una gran voglia di marmellata. Penso che non mangerò più nutella in vita mia.
Viva la marmellata!!!!!!

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