14 ottobre 2024
Categoria: Spettacolo - Tags: televisione, reality show, Grande Fratello, 1 aprile, dead set
No, il Grande Fratello non chiude la prossima settimana. Il 1 aprile, data della chiusura, avrebbe dovuto farvi annusare l’odore di bufala, quella circolata in questi giorni secondo cui il padre di tutti i reality avrebbe registrato ascolti talmente bassi da costringersi a uno stop anticipato.
Riprendete a imprecare, mettete via le lingue di Menelik.
È stato comunque divertente leggere i commenti della rete, esultanti e rallegrati anche da chi il GF non lo guarda da anni – e se ne vanta felice. Viene da chiedersi in che modo la notizia avrebbe potuto cambiar loro la vita: come se il male di tutta la televisione si concentrasse esclusivamente su questo programma, come se la cultura fosse in pericolo grazie a quattro tamarri chiusi in una casa di Cinecittà.
Lungi da me voler difendere questa trasmissione, tuttavia trovo inutile l’accanimento e le energie sprecate per dare addosso a un reality che ormai si mischia e si confonde tra i millemila che occupano i nostri palinsesti, spesso ben peggiori del GF. Non voglio ripetermi, ma l’evoluzione del format compiuta in questi anni ha portato a uno scenario multiforme, dove il Grande Fratello occupa ormai una piccola porzione, tra docu reality, talent, esperimenti sociali, ecc.
Gli ascolti che registra dunque sono proporzionati alle trasmissioni concorrenti, senza più rappresentare il fenomeno mondiale che quattordici anni fa sconvolse e rivoluzionò il modo di fare tivù. E sottolineo quattordici anni fa, giusto per ripensare, in questo lasso temporale, agli altri programmi passati sotto i nostri occhi per una o sette stagioni, chiusi in anticipo, o ancora in auge a seconda delle mode, del contesto, della società.
Prima o poi il GF chiuderà e sì, sarà per colpa degli scarsi ascolti (la maggioranza delle trasmissioni oggi chiude per questo motivo), ma non certo perché gli spettatori si saranno stufati di vedere il trash in tivù. Sarà perché il trash si sarà sviluppato a un livello tale da rendere stantii e obsoleti certi modelli, come è successo per tante altre trasmissioni nella storia della tivù.
E se comunque non riuscite a sopportare l’idea di un gruppo di nullafacenti rinchiuso in una casa h24 e vorreste mandarli tutti a zappare o peggio, procuratevi “Dead Set”, serie tv inglese del 2008 di soli cinque episodi che racconta l’evolversi di un’apocalisse zombi all’interno del set del GF britannico. Vedrete soddisfatta la vostra voglia di vendetta con fiumi di sangue in diretta tv!
Qui il canale Youtube per vedere la serie completa.
Silvia Albrizio
Ha studiato cinema e televisione e ne scrive sulla carta e online. Readymade è il risultato pronto all’uso delle sue riflessioni su questi ed altri media
Spettacolo
Spettacolo
Spettacolo
Spettacolo
Spettacolo
Spettacolo
Spettacolo
Spettacolo
Caro lettore,
il nostro giornale vive soprattutto grazie agli inserzionisti. Disattivando il sistema di blocco della pubblicità, favorisci tutte le nostre attività: ti basta un click per darci un grande aiuto.
Grazie!
Francesca Salvador
25/03/2014 - 13:45
LO GUARDERO'
Anch'io, come quasi tutti gli italiani ho visto il GF... le prime due puntate, molti anni fa. Non mi piaceva perciò ho cominciato ad ignorarlo e ricordo che mi arrabbiavo con i miei figli, imbambolati davanti a quella gabbia di vetro. Poi, i figli crescono e le mamme invecchiano e finalmente non ne ho più sentito parlare, ma ce ne è voluto di tempo!
Perchè , curiosamente in Italia, mentre cercavi di ascoltare un telegiornale per aggiornarti sugli accadimenti (allora ancora ci credevo, che facessero informazione) capitava che ti sfracellassero le zone erogene primarie con tutta una serie di cavolate di cui non ti fregava nulla. Dico, al tg, che mi importa cosa facesse l'onnipresente coppia Diana & Carlo?? o cosa era successo al GF??
Ora lo chiudono? a me non cambia nulla.
Ah, altra cosa divertente... la gente mi diceva... " io non lo guardo" (il GF o Colpo Grosso) ma poi si lanciava in tutta una serie di commenti o descrizioni da cui intuivi che altrochè se lo guardava! Ma se lo facevi notare la risposta era sempre la stessa: " sì, sì, ho visto SOLO quella puntata!" ☺ ☺ ☺
ciao,
Francesca
segnala commento inopportuno
Francesca Salvador
25/03/2014 - 13:50
LO GUARDERO' 2
Per curiosità... cosa ne pensi del film "La donna che canta"?
ciao
segnala commento inopportuno
Politicamente Scorretto
26/03/2014 - 16:26
Gran film
segnala commento inopportuno
Michele Bastanzetti
26/03/2014 - 20:06
CORALE FEMMINILE
Vedrai, ti colpirà.
segnala commento inopportuno
Politicamente Scorretto
26/03/2014 - 22:35
Corale femminile
In ogni caso preferisco i film ai cori.
Se ha un paio di ore libere si guardi i 2 film che ho citato sopra: non resterà deluso. Sono un pugno nello stomaco. Roba per veri intenditori. Li trova anche in streaming su internet.
segnala commento inopportuno
Michele Bastanzetti
27/03/2014 - 5:59
INNATO SENSO ARTISTICO
Sa…quando uno ha innato senso artistico…
segnala commento inopportuno
Francesca Salvador
28/03/2014 - 7:09
PER POLITSCORRETTO
non a caso ho chiesto un parere su "La donna che canta" uno dei film più belli che mi sia capitato di vedere negli ultimi anni, nulla a che vedere con La grande bellezza (anche se quest'ultimo lo ho apprezzato per alcuni aspetti, siamo su un altro pianeta!)
Non conosco Oldboy, domani corro da Max a noleggiarlo! grazie per il suggerimento, poi ti faccio sapere
segnala commento inopportuno
Silvia Albrizio
28/03/2014 - 10:06
Mi manca
"La donna che canta" mi manca, provvederò presto a colmare la lacuna, mi avete incuriosito...
Se non è abituata agli horror, forse per lei Dead Set è un po' forte. Uno dei segreti per guardarli comunque (sempre se si voglia superare lo scoglio del disgusto), è andare oltre la metafora. Gli zombi, da sempre, sono il simbolo della cultura occidentale, fatta da comportamenti e stili di vita abitudinari, inconsapevoli, perpetrati senza alcun reale ragionamento. Una volta compreso questo, le risulterà più facile osservali non come creature orripilanti, ma come uno specchio delle brutture della nostra società, che non fa altro che rifletterci.
Tra tutte le figure mostruose, penso possa essere quella che potrebbe apprezzare di più.
segnala commento inopportuno
Silvia Albrizio
28/03/2014 - 10:07
Per Francesca
segnala commento inopportuno
Francesca Salvador
28/03/2014 - 11:36
GRAZIE SILVIA
Lieta di averla/ti incuriosito, poi mi farai sapere...
Per quanto riguarda l'horror, è proprio una cosa innata, e un po' riguarda anche i trhiller, già al sentire la musica... a volte mi tappavo gli orecchi, poichè avevo notato che senza la musica, l'effetto si riduce.
Comunque io ho una teoria, potrà sembrare bislacca, ma sono quasi certa che le cellule del nostro corpo, a livello inconscio-cellulare, non distinguano la realtà dalla finzione scenica, perciò evito il più possibile di "nutrirle" con certi spettacoli, ovviamente ci sono delle eccezioni.
cit.
"Gli zombi, da sempre, sono il simbolo della cultura occidentale, fatta da comportamenti e stili di vita abitudinari, inconsapevoli, perpetrati senza alcun reale ragionamento"
questa è bellissima! mi ricorda in particolare un lettore dei nostri blog ☺ ☺
allora ho capito tutto! dovendo confrontarmi nella realtà giornaliera con tali creature, ci mancherebbe solo che perdessi tempo a ritrovarmeli davanti anche sullo schermo!! ☺ ☺
Grande Silvia!
segnala commento inopportuno
Felix Tabarly
25/03/2014 - 14:36
Parola di marinaio
Lei è una donna saggia.
Suo Felix
segnala commento inopportuno