Dopo 41 anni è arrivato il meritato pensionamento per Maria Teresa Rebellato
“È stata una colonna portante dei servizi alla persona negli uffici della Municipalità di San Zenone”
SAN ZENONE DEGLI EZZELINI - San Zenone degli Ezzelini ha salutato ieri con simpatia ed affetto una figura chiave della Municipalità, infatti, dopo ben 41 anni di servizio Maria Teresa Rebellato, originaria di San Zenone, è andata in pensione. La carriera di Maria Teresa presso il Comune di San Zenone degli Ezzelini è iniziata nel 1983, subito dopo aver conseguito il diploma magistrale. Nel corso degli anni, ha scalato le gerarchie amministrative, diventando una figura di riferimento essenziale per colleghi, amministratori e cittadini. Il punto culminante della sua carriera è stato nel 2008, quando è stata nominata Responsabile dell'Area IV del Comune, un incarico che ha ricoperto con dedizione e competenza. L'Area IV, sotto la guida di Maria Teresa Rebellato, ha compreso una vasta gamma di settori cruciali per il benessere della comunità, tra cui il Servizio Sociale, i Servizi Culturali, la Biblioteca, l'Ufficio Relazioni con il Pubblico (U.R.P.), lo Sportello Donna, il Protocollo, gli Eventi e i gemellaggi, nonché la Segreteria del Sindaco.
Il Sindaco attuale, Fabio Marin, ha voluto esprimere il suo sincero apprezzamento per la dedizione e la professionalità di Maria Teresa Rebellato durante la sua lunga carriera. Nel suo saluto istituzionale, il Sindaco ha dichiarato: "In questi anni, Maria Teresa Rebellato è stata fondamentale per lo sviluppo del nostro paese e per il settore del quale fino ad oggi si è occupata: i servizi alla persona. A me, personalmente, ha trasmesso tutta la sua competenza e la sua conoscenza in ambito amministrativo, ed è sempre stata un punto di riferimento e colonna portante per me e per tantissimi collaboratori e cittadini. Grazie!". Con il ritiro di Maria Teresa Rebellato, San Zenone degli Ezzelini saluta non solo una professionista di grande levatura, ma anche una concittadina devota che ha dedicato gran parte della sua vita al servizio della comunità. La sua eredità rimarrà indelebile, e il Comune esprime la sua gratitudine per il contributo straordinario che ha fornito nel corso degli anni.
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