Flop Lega, Gentilini"Grandissima disillusione"
"Abbiamo speso miliardi e tra 6 mesi siamo di nuovo alle urne"
TREVISO - "Una giornata di grandissima disillusione che avevo ampiamente preventivato". E' il commento di Giancarlo Gentilini, vice sindaco di Treviso e candidato alla carica di sindaco alle prossime elezioni amministrative di maggio, ai risultati elettorali che si stanno prospettando per il Carroccio.
"E' la conseguenza del disastro innescato dai vertici - ha proseguito Gentilini - e dai loro cerchi magici che hanno di fatto distrutto quel movimento rivoluzionario che doveva segnare l'avvenire d'Italia. A volte le colpe dei padri ricadono su chi ha lavorato seriamente". Secondo Gentilini, i voti sottratti alla Lega sarebbero interamente rintracciabili in pacchetti di schede bianche e di astensioni e non, dunque, in elettori che avrebbero cambiato bandiera.
"Questa sconfitta non inciderà in ogni caso sulla mia corsa a primo cittadino di Treviso - ha aggiunto - e non tollererò che qualcuno rida o sorrida sulla Lega. Sono e rimango leghista - ha concluso Gentilini - e alle amministrative è l'uomo che si vota".
"Da queste elezioni non escono vincitori, viene sconfitta l'Italia anzi l'italietta". Giancarlo Gentilini, vice sindaco di Treviso, leghista della prima ora, è amareggiato non per la sconfitta del Carroccio ("l'avevo preventivata da tempo grazie a quelli del 'cerchio magico'" dice) ma per l'impossibilità "di avere una maggioranza - sottolinea - che possa governare il Paese".
"A me interessava che qualcuno vincesse - sottolinea Gentilini - non importa se il centro destra o il centro sinistra, l'importante era uscire dalle secche in cui si è arenato il Paese". "Poi ci hanno pensato i soliti politicanti di sempre - prosegue - con le loro solite facce e così la protesta è corsa sulle strade dell'Italia con i grillini e siamo diventati l'italietta". "E' una sconfitta dell'Italia - dice amaro Gentilini - una situazione che per uno che ha vissuto una Guerra Mondiale è peggio di quella di quel conflitto".
"Abbiamo speso miliardi di euro - conclude - e tra sei mesi saremo tutti di nuovo alle urne".