MENO TASSE AI PADANI? NO, MENO PROCESSI A BERLUSCONI
Gli attivisti di Un'altra Treviso hanno preparato altri due volantini sulle incongruenze della Lega
| Laura Tuveri |
Treviso - Un’altra Treviso prosegue il suo impegno per informare la cittadinanza in vista delle elezioni regionali con un doppio volantinaggio che evidenzia due aspetti del ruolo politico che la Lega sta giocando in questi mesi. Da un lato il contrasto tra le promesse dei leghisti (“Meno tasse ai Padani.”) e le effettive realizzazioni (“No, meno processi a Berlusconi.”).
“I parlamentari leghisti, infatti, in questi mesi sono stati molto più impegnati a votare le leggi “salva Berlusconi”, dal lodo Alfano fino alla recentissima legge sul legittimo impedimento, che non a proporre ed approvare provvedimenti che portino alla tanto auspicata – a parole – diminuzione della tassazione dei contribuenti italiani e, in particolare, di quelli del Nord” - affermano Luigi Calesso e Anna Mirra che evidenziano anche le contraddizioni tra le posizioni che la Lega assume nel nostro territorio
(contro il ritorno al nucleare e la privatizzazione dell’acqua) ed i voti che i ministri leghisti (Zaia incluso) esprimono in Consiglio dei ministri (a favore del nucleare) e che i parlamentari leghisti non hanno fatto mancare sul decreto che apre alla privatizzazione della gestione del servizio idrico.
“Ancora più stucchevole è la partecipazione di parlamentari, consiglieri regionali, amministratori locali della Lega alle assemblee dei lavoratori che rischiano la disoccupazione o la cassa integrazione proprio a causa della mancanza o della palese inadeguatezza delle politiche industriali di quei governi (veneto e nazionale) che la Lega sostiene” dicono Calesso e Mirra.
Altre sarebbero, secondo i due attivisti, le dicotomie tra la “Lega di lotta” e la “Lega di governo” a cominciare dalle posizioni ambigue sugli inceneritori in Veneto (la cui realizzazione a Mogliano e Silea non è definitivamente scongiurata, la questione è solo rimandata al dopo-elezioni).
“Il ministro e candidato governatore Zaia, in particolare, è al centro della vicenda della difesa dei prodotti tipici italiani di cui si fa vanto, contrapposta alla “sponsorizzazione politica” di Mc Donald’s di cui lo stesso ministro si è reso protagonista. Che cosa abbia a che fare la cultura del “fast food” con la tradizione enogastronomica veneta lo sa solo il candidato governatore!
Lo stesso Zaia mantiene ambigue le posizioni anche sull’introduzione degli Ogm nella nostra agricoltura: annuncia di essere "pronto a tutto pur di difendere gli interessi e la salute degli italiani", ma puntualizza "almeno fino a quando io sarò ministro". Implicitamente, quindi,non assume alcun impegno per le posizioni che assumerà il governo una volta che lui, eletto governatore del Veneto, dovesse abbandonarlo”.