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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

Morta dopo aver ingerito detersivo, la versione della casa di riposo

Parla Franco Bernardo, direttore della casa di riposo “Casa Amica” di Fregona

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

Franco Bernardo

FREGONA - “La situazione è chiara, non si tratta di un giallo da risolvere”. Franco Bernardo, direttore della casa di riposo “Casa Amica” di Fregona, chiarisce i dettagli della vicenda che purtroppo ha portato al decesso di una 91enne, morta in ospedale dopo aver ingerito del detersivo per le stoviglie. “La signora è rimasta sola per alcuni istanti, l’arco di tempo necessario a rispondere al campanello - continua Bernardo -. Siamo sempre dalla parte dei nostri operatori, che hanno fatto oltre 50 ore di formazione sulla demenza”. Per quanto riguarda l’assistenza fornita a persone affette da demenza, Casa Amica utilizza un protocollo preciso, il modello “gentlecare”.

 

“In questo modo si costruisce l’assistenza in base all’esperienza di vita della persone – spiega il direttore -. Non facciamo lavare i piatti ai nostri ospiti perché ci manca il personale. I modelli assistenziali, ovviamente, non sono improvvisati”. La struttura, rende noto Bernardo, ha “eliminato” i prodotti pericolosi. Negli spazi utilizzati dagli ospiti sono rimasti solo gli oggetti e le sostanze usati per le attività svolte dagli anziani, che si dedicano, per esempio, al lavaggio delle stoviglie.

 

Questo tipo di “lavoretti” favorisce l’assistenza fornita agli ospiti: il detersivo, per esempio, aiuta a creare un ambiente domestico in grado di far sentire l’anziano a proprio agio. “Nell’ultimo anno i Nas sono venuti tre volte – dichiara il direttore -. I nostri parametri sono stati verificati. La nostra struttura è in regola. L’Ulss non ci chiede nulla, perché sa cosa stiamo facendo all’interno della struttura”, dice Bernardo.

 

Ieri il direttore ha convocato il personale per una riunione, spiegando che “il rischio non può essere mai annullato. Deve essere gestito. Episodi tragici come questo devono aiutarci a crescere. La complessità, nell’assistenza agli anziani, è aumentata”. Il consigliere comunale Daniele Dal Mas, invece, ieri ha scritto al direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi, chiedendo di “svolgere indagini interne”.

 


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Roberto Silvestrin

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