Quando la violenza sulle donne si ripercuote sui bambini
Il Telefono Rosa di Treviso lancia l'allarme. Venerdì un evento on line dal titolo significativo: "Voci dal silenzio"
TREVISO - Paolo, dieci anni, da due non vive più con il papà. Da quando la mamma ha avuto il coraggio di chiedere aiuto, se ne è andato con lei da quella casa dove molte volte ha visto troppe cose che non avrebbe dovuto. Offese maltrattamenti violenze. Con l’ansia alla gola, il fiato che veniva meno ogni volta che stava per accadere e poi capitava. Paolo è un bambino disperato. Non saranno rimarginabili le sue ferite. Non ce n’è uno solo di Paolo, purtroppo.
Sono anni che il Telefono Rosa di Treviso mette in guardia sul fenomeno della violenza assistita da parte dei figli minori presenti nel nucleo familiare. “Abbiamo il dovere di portare a conoscenza di tutti che gli effetti della violenza sulle donne si ripercuotono anche sui figli che assistono a quanto avviene e che lascia un segno indelebile di sofferenza , fragilità, togliendo anche ai minori le opportunità di crescere nel benessere psicofisico. Se diciamo “zerotollerance” alla violenza lo dobbiamo fare anche per i bambini” – spiega la psicoterapeuta Rita Giannetti che da undici anni preside il Cav Telefono Rosa di Treviso. Di qui l’idea di promuovere un evento on line, venerdì di questa settimana dalle 15.00 alle 18.00, intitolato: “Voci dal silenzio – Una lettura del fenomeno della violenza contro le donne e gli effetti collaterali della violenza assistita su bambini e bambine”.
Un momento di condivisione e di pensiero importante che indagherà le dinamiche e le conseguenze che possono alterare significativamente il benessere psicofisico dei minori. Aggiunge Rita Giannetti: “La violenza assistita è stata definita dal Cismai (Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l'Abuso dell'Infanzia) come “il fare esperienza da parte del bambino di qualsiasi forma di maltrattamento, compiuto attraverso atti di violenza fisica, verbale, psicologica, sessuale ed economica, su figure di riferimento o su altre figure affettivamente significative. Le relatrici invitate a parlarci di questo tema – la giudice Paola di Nicola Travaglini del Tribunale di Roma e le dottoresse Gloria Soavi ed Elena Buccoliero - sono tra le più importanti esperte in campo italiano, il loro punto di vista, frutto della ricerca e dalla pratica professionale, può aiutarci a comprendere fino in fondo il fenomeno ed indicarci strade e strumenti di prevenzione e contrasto”. Per iscrizioni alla piattaforma nella quale si svolgerà l’incontro aperto a tutti: https://bit.ly/35DlXwQ. Per ulteriori informazioni: telefonorosatreviso@libero.it