A SCUOLA DI INTEGRAZIONE
Per integrare i lavoratori nel settore edile la Filca-Cisl ha attivato un corso di italiano e per l'uso dei macchinari
| Laura Tuveri |
Treviso - “E’ tempo di cominciare a lavorare attivamente per l’integrazione dei lavoratori stranieri in Italia”. Lo pensa la Filca-Cisl, il settore della Cisl che si occupa di edilizia, visto che sono sempre più gli stranieri che operano nel settore dell’edilizia. Così il primo sindacato trevigiano, in collaborazione con la scuola edile, ha avviato un progetto per insegnare a lavoratori stranieri, per lo più rumeni, prima l’italiano, e poi ad utilizzare i macchinari necessari per operare nei cantieri.
Spiega l’inizaitiva Stefano Brunetta, segretario generale Filca-Cisl Treviso: “Tra le nostre priorità c’è quella di dare a tutti i lavoratori un posto di lavoro sicuro, ma non possiamo mettere a conoscenza degli stranieri le regole basilari se non capiscono l’italiano. Questo è un rischio grosso sia per loro che per chi lavora assieme.
Ormai dobbiamo renderci conto che nel settore dell’edilizia oltre il 50% degli addetti sono stranieri, per questo è necessario, anzi indispensabile lavorare per la loro integrazione”. Brunetta, che nel corso del congresso del 19 e 20 febbraio verrà riconfermato alla guida della categoria, riferisce che la Filca-Cisl su oltre 8 mila iscritti annovera ben 2 mila stranieri, una quota crescita dell’8% in quattro anni.