23 gennaio 2025
Categoria: Altro - Tags: vino, uomo, anima, società, Michela Pierallini, riflessioni
A volte mi fermo e osservo la mia vita, dal mio arrivo sulla terra a oggi.
Mi piacciono i film e questo è un genere misto.
Amore, avventura, azione, dramma, thriller, fantasy, c’è un po’ di tutto.
Mi piace anche perché sono la regista, oltre che la protagonista.
Ok, me la sto tirando un po’, confesso che a volte ho buttato su altri la responsabilità della mia vita, ma resto sempre la protagonista!
Si susseguono scene diverse in un crescendo di consapevolezza che matura nel tempo e contribuisce a fare scelte sempre migliori per il proprio benessere psico-fisico.
In tutto questo percorso c’è una costante ancora presente.
Avete già indovinato quale? Sì, è il vino.
Non mi chiedo quale sia il motivo, banalmente constato che il vino è il perno attorno al quale ho preso molte decisioni.
Maliziosi! Non ho preso decisioni con la bottiglia in mano e il bicchiere pieno.. anche se il mio quotidiano è fatto anche di questo.
Intendo dire che sia il mio percorso scolastico che quello professionale, oltre alla mia residenza, sono cambiati girando sempre intorno al vino.
Grazie al vino scopro cose nuove, ma, soprattutto, incontro persone.
Mi sto convincendo che, anche attraverso il vino, posso conoscere un po’ più a fondo il genere umano poiché ci sono vini specchio del loro produttore.
E non soltanto questo.
Se non sto diventando pazza, l’evoluzione del vino, o involuzione, dipende dai punti di vista, riesce a rappresentare proprio il genere umano e la società odierna.
Vivo svariati momenti di degustazione con la sensazione che il vino mi stia raccontando quello che sta accadendo al mondo, nel mondo.
Un esempio al volo?
Prendere un sangiovese che, per sua natura, è poco propenso al colore e cercare in tutti i modi di estrarre antociani, polifenoli e company per avere un chianti bello nero, poi passarlo in botte e “legnarlo”, così piace allo straniero.
Oppure smorzare l’acidità al Verdiso per renderlo più piacevole.
Anche l’uomo si snatura per piacere agli altri prima che a se stesso, fino a dimenticare e non riconoscere la propria identità, ce lo insegnano fin da piccoli.
Piuttosto che insegnare a riconoscere e apprezzare la biodiversità, si producono vini tutti uguali.
Piuttosto che lasciare esprimere la creatività ai nostri bambini, li mettiamo davanti alla tv, così magari stanno fermi, buoni e zitti.
Me ne vengono in mente altre ma ho fame e vado a farmi un panino col salame, che fa sempre bene.
Abbinamento consigliato per la merenda pomeridiana: merlot dal peduncolo rosso, vinificato in bianco e rifermentato in bottiglia. Ovviamente della casa.
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Michele Bastanzetti
20/01/2014 - 21:02
DOMANDA SPASSIONATA
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Michela Pierallini
20/01/2014 - 21:45
simpatico è lei
Mi ha fatto venire in mente un test carino di altroconsumo. Non so come inserire il link, ma si può fare un copia/incolla:
http://www.altroconsumo.it/alimentazione/vino/calcola-risparmia/alcoltest
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Stefano Pugliese
21/01/2014 - 0:05
pienamente daccordo
Se ti va, ti invito a dare un'occhiata al blog che ho aperto a settembre, insieme ad un altro amico sempre di Treviso. Col tempo si stanno unendo altri amici e "contributors". Il blog si chiama www.levatappi.it, siamo presenti anche su Facebook (www.facebook.com/levatappiblog) e Twitter (twitter.com/Levatappi).
Come avrai modo di vedere, ci piace parlarne in modo informale, senza salire in cattedra, e semplicememte raccontando le nostre esperienze. Anche scherzandoci su. Quando possiamo, affrontiamo anche tematiche legate al marketing e alle tendenze nel mercato del vino, e da poco tempo, stiamo cercando di fare chiarezza su concetti come ecosostenibilità, etica, biologico, biodinamico, naturale ecc ecc.
Non vorrei che sembrasse spam, quindi se decidi di non approvare il commento ti capisco benissimo. Ma dacci cmq un'occhiata, mi farebeb piacere sapere che ne pensi. Ciao e continua così.
Stefano
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Michela Pierallini
21/01/2014 - 16:03
ma quale spam!
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