APOLOGIA DEL VINO
La pietra dello scandalo sono stati i manifesti che il sindaco di Tarzo Gianangelo Bof vorrebbe affiggere nel territorio comunale da lui...
La pietra dello scandalo sono stati i manifesti che il sindaco di Tarzo Gianangelo Bof vorrebbe affiggere nel territorio comunale da lui amministrato: inviti istituzionali a bere vino. Bof ha intenzione di far esporre nelle osterie del paese e nell'atrio del municipio poster in cui si invitano i tarzesi a bere, con moderazione ovviamente.
Un appello anche a non criminalizzare il frutto dell’uva, “vittima” di una campagna antietilista attuata da chi, per promuovere la sicurezza stradale e cercare di tamponare le stragi del sabato sera, martella l’opinione pubblica invitando a non bere se ci si mette alla guida. Un'apologia che ha un precedente ben noto, quello del Ministro Luca Zaia, e che ha trovato figure istituzionali e cittadini a favore. Ma anche tanti contro.
Tra questi un commentatore di Oggi Treviso, cittadino di Tarzo, che fa notare come nel piccolo centro pedemontano siano presenti ben 22 associazioni: “è un paese pieno di energia, fervore produttivo, voglia di mettersi in gioco. Credo ci meritiamo di più di una spinta al bar...”
Un altro tarzese invece guarda alle intenzioni del sindaco Bof, che ha spiegato di voler promuovere il bere consapevole per tutelare la salute dei suoi concittadini. “Lo invito – commenta il lettore di Oggi Treviso - a prendere visione delle analisi delle acque di falda fatte dall'ARPAVa valle della zona del prosecco, in modo che possa rendersi conto della quantità di residui di dissecante, neonicotinoidi e pesticidi vari in uso nei nostri vigneti. Lo invito inoltre (prima di uscire con il suo volantino) a farsi un giro all'ospedale di Padova, reparto pediatria,all'interno del quale c'è un apposito reparto dove si curano le forme tumorali dei bambini provenienti (Specificatamente) dalla zona di Valdobiadene e limitrofe”.
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Il vino fa bene o fa male?
Non c’è dubbio che l’abuso è deleterio per la vita biologia e sociale di tutti noi. D’altra parte è altrettanto certo che un buon bicchiere di vino durante i pasti, o comunque a stomaco pieno, non fa danni, anzi.
E’ ormai assodato che il “succo d’uva fermentato” protegge da problemi cardiovascolari e riduce
sostanze chimiche dannose nei polmoni e che i polifenoli e altri antiossidanti che vi sono contenuti lo rendono un ottimo strumento per rallentare l’invecchiamento.
Eppure sono altrettanto assodati gli effetti negativi dell’alcol, e quindi anche del vino, sul cervello, sulle capacità cognitive, sui riflessi e anche sulla vita sessuale.
Ma il nocciolo della questione non è questo: le polemiche sono sorte non perché il vino vada proibito e nemmeno è rilevante stabilire se con due bicchieri si è ubriachi o meno. Il punto è che l’alcol è incompatibile con la guida.
Laura Repossi