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24 novembre 2024

Vittorio Veneto

Cacche, bottiglie e cartacce: la sporcizia (ci) costa 170mila euro

Investimento dell'Amministrazione per pulire le strade vittoriesi

| Stefania Rotella |

| Stefania Rotella |

Cacche, bottiglie e cartacce: la sporcizia (ci) costa 170mila euro

VITTORIO VENETO - 170 mila euro per pulire le strade vittoriesi, non pulitissime a causa dei comportamenti poco educati dei cittadini. E’ quanto investirà l’amministrazione comunale acquistando due nuove macchine: un compattatore ed una spazzatrice.

“Entrambe sono vecchiotte e da cambiare- spiega il vice sindaco ed assessore ai lavori pubblici Alessandro Turchetto- per cui per la compattatrice abbiamo messo a bilancio 50 mila euro, nel prossimo invece saranno 120 mila per la nuova spazzatrice. Con questa dotazione andremo a migliorare il servizio attuale di pulizia della città”. Un servizio, ora in alcune parti carente, sia per mancanza di mezzi, che per il poco organico. “Gli addetti sono undici- specifica Turchetto- in servizio ce ne sono otto a tempo pieno, compresi due meccanici. Questo a causa di malattie o altri problemi degli operatori”.

Non si capisce come mai nonostante anni ed anni di campagne educative sull’ambiente, le strade della città siano in diversi punti piene di mozziconi di sigarette, carte, cartine, bottigliette di plastica, fazzoletti di carta e quant’altro gettati a terra con noncuranza. Come se lasciare le bottiglie di vetro vuote in un sacchetto di plastica fuori delle campane della raccolta riguardasse solo qualcuno dei cittadini e non tutti. Come se passeggiare lungo la pista ciclabile del lungo Meschio e trovare ad ogni metro una carta, una bottiglietta di plastica, un sacchetto, una lattina, non riguardasse l’intera comunità. Ma solo quelli a cui dà fastidio.

 

La città non è sporchissima, se prendiamo altri Comuni a paragone, ma nemmeno pulita. La colpa per la gran parte è dei cittadini, quelli maleducati s’intende. Il Comune sopperisce come può. Da nord a sud in ogni angolo troviamo un sacchetto abbandonato, vetri per terra, carte di ogni genere, deiezioni canine. I proprietari maleducati dei cani, non si curano che il loro caro cucciolo faccia i bisognini sotto i portici di via Martiri, ad ogni angolo delle strade del centro, nel parco Papadopoli, solo per citare qualche esempio. In centro storico a Serravalle i cestini sono pochissimi per cui la situazione è anche peggio. Via Caprera ogni metro ha una carta per terra. In via Roma ci sono mozziconi di sigarette tra un sasso e l’altro, carte sparse.

“Stiamo facendo del nostro meglio- conclude Turchetto- Certo ognuno dovrebbe contribuire a rendere più pulita la città, stiamo investendo in mezzi, in un periodo in cui le risorse per i Comuni scarseggiano”. Una delle zone più colpite dagli eco vandali è la Val Lapisina, ma grazie all’associazione Val Lapisina Iniziative, che due volte l’anno effettua una raccolta capillare di ogni genere di rifiuti, la situazione è più meno monitorata. Anche se anche qui non manca chi getta sacchetti di rifiuti nella curva della chiesa di San Floriano

“Credo che chi butta i rifiuti per strada sia anche chi non ha un contratto di affitto regolare- denuncia l’ex assessore comunale ai lavori pubblici Bruno Fasan, attivista dell’associazione Val Lapisina Iniziative- Ci dovrebbero essere più controlli da parte delle forze dell’ordine anche in materia ambientale, dando multe salate. Al Lago Morto troviamo ogni anno pneumatici abbandonati, materiale ingombrante in alcuni punti della valle. Le nostre giornate ecologiche servono a pulire il territorio, ma ci vuole un’educazione capillare nei cittadini, che purtroppo ancora manca, nonostante anni di informazione”.

 



Stefania Rotella

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