Divieto di allestire maxi schermi in piazza per la finale degli europei: è polemica a Treviso
La protesta di Veneto Imprese unite dopo la decisione presa stamattina nel vertice sulla sicurezza. Penzo Aiello: "Fondamentale un confronto con le categorie prima di prendere certe decisioni"
TREVISO - Rischia di montare una polemica, dai toni anche abbastanza aspri, all'indomani della decisione della Prefettura e delle forze dell'ordine di impedire l'allestimento dei maxi schermi nelle piazze di Treviso in occasione della finale dei campionati europei di calcio, domenica sera.
Incredulità ma soprattutto forte disappunto da parte di Veneto Imprese unite: "Rimaniamo increduli di fronte alla decisione presa questa mattina dal vertice sulla sicurezza tenutosi in Prefettura a Treviso, decisione che sembra essere stata presa più di pancia che di testa. Se infatti alla luce delle indiscrezioni delle ultime ore si sapeva che ci sarebbe stata una stretta sugli eventuali festeggiamenti per la finale di domenica, ma ci saremmo aspettati che venisse tolta la possibilità di trasmettere la partita nei plateatici e negli spazi pubblici, favorendo di fatto il ritrovo nelle abitazioni private dove il rispetto delle norme del distanziamento è pressoché nullo" - dichiara Andrea Penzo Aiello, presidente regionale di Veneto Imprese unite". Per il quale questa decisione ha sollevato subito il malumore degli associati, molti dei quali hanno sostenuto investimenti per noleggiare o acquistare quanto necessario per trasmettere le partite, "oltre ad aver in molti casi già acquistato la merce per la serata di domenica, merce che ora andrà invenduta poiché è evidente a tutti che quella serata la passeranno tutti a casa davanti alla televisione".
Per evitare reazioni clamorose da parte di alcuni esercenti, Veneto Imprese unite - informa sempre Penzo Aiello - si è subito mossa chiedendo un incontro urgente all’Amministrazione comunale di Treviso: "Riteniamo sia fondamentale un confronto con le categorie prima di prendere certe decisioni, oltre ad una accurata analisi di quella che sarà l’ordinanza. Già ieri avevamo comunicato all’amministrazione che avrebbero avuto tutto il nostro appoggio qualora si fosse trattato di limitare le piazze per i festeggiamenti, considerate le scene viste martedì, ribadendo però che l’ennesima limitazione ad una categoria senza colpe, imposta per il solo fatto di non avere le capacità di vigilare e contenere i festeggiamenti, non sarebbe stata accettata di buon grado. Speriamo vivamente ci venga concesso l’incontro richiesto per cercare assieme, come una squadra, di trovare una soluzione più consona a questo problema"