Conegliano-Valdobbiadene, ecco il logo della capitale europea della cultura enologica
Sarà presentato domenica 14 febbraio a Reguengos del Monsaraz (Portogallo)
CONEGLIANO/VALDOBBIADENE - Il logo della capitale europea della cultura enologica è pronto e sarà presentato in anteprima europea domenica 14 febbraio a Reguengos del Monsaraz (Portogallo), in occasione del passaggio delle consegne tra la città portoghese e quella italiana. La nomina risale a fine 2015, quando Recevin, la Rete comunitaria delle 1.000 Città del Vino, riunitasi per l’occasione nella sede del Parlamento Ue, a Bruxelles, aveva decretato Conegliano-Valdobbiadene, l’area in cui si produce il Prosecco Superiore Docg, città europea della cultura enologica con la seguente motivazione: il progetto presentato rappresenta al meglio la continuità di una manifestazione che vuole essere al centro dell’attenzione dell’Europa e del mondo nel promuovere la cultura, l’identità, i paesaggi, i territori del vino”.
In questi giorni il Comitato di coordinamento della Città europea del vino 2016 Conegliano Valdobbiadene lo sta facendo pervenire a tutti i soggetti promotori di iniziative di valorizzazione del territorio. “Sono oltre un centinaio i soggetti che hanno collaborato alla costituzione del dossier di oltre trecento pagine, descrittivo di circa 150 eventi per un valore economico che supera i 5 milioni di euro in valorizzazione, animazione e promozione del territorio – spiega Floriano Zambon, sindaco di Conegliano e attuale presidente nazionale delle città del vino – I primi ad averlo sono stati naturalmente i 15 sindaci della regione del Prosecco Superiore, che sarà sotto i riflettori d’Europa quest’anno proprio grazie a questa investitura”.
Il programma finalizzato al dossier di candidatura era stato elaborato quest’estate dagli uffici turismo delle 15 municipalità che, coordinate da quello di Conegliano, un lavoro che è valso a Bruxelles l’assegnazione del titolo. “Quindici comuni per una popolazione di 150 mila abitanti, 3.200 aziende del comparto con 22 mila ettari agricoli, 5.400 addetti, un sistema culturale e del volontariato che, insieme ad albergatori e ristoratori, costituisce un comparto dedicato all’accoglienza – aggiunge il sindaco di Valdobbiadene, Luciano Fregonese - sono questi gli elementi che hanno qualificato il nostro territorio agli occhi dell’Europa e che ci fanno ben sperare per un’annata che ci vedrà protagonisti a livello europeo nel dibattito sulla cultura enologica. In questo siamo consapevoli di poter contare su tutti quei soggetti che detengono il sapere, come l’Università e la Scuola enologica, ma anche l'Enti di ricerca, Consorzio di tutela e altri".
Ma non basta, aggiunge il sindaco di Valdobbiadene e presidente dell'Osservatorio sul paesaggio: "Sarà un anno in cui si porteranno avanti riflessioni e confronti sul nostro territorio, per la salvaguardia e promozione dello stesso, con spirito collaborativo, mettendo in campo le elevate professionalità e competenze disponibili, per proseguire nel processo virtuoso di crescita sociale ed economica dell'area, anche in vista della prossima e prestigiosissima candidatura a patrimonio UNESCO".