Scritte pro Braido sui muri, scatta la denuncia contro ignoti
Il sindaco Miatto ha attivato la procedura in procura. Saranno ripulite
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO – Per il momento l’autore (o gli autori) delle scritte “Braido sindaco”, comparse una settimana fa in svariati punti della città, non ha un volto ed un nome. Ma potrebbe presto averlo. Il sindaco Antonio Miatto con gli uffici comunali ha avviato la procedura per la denuncia contro ignoti. E dalle immagini del sistema di videosorveglianza potrebbero arrivare utili elementi per risalire all’autore o agli autori.
«Ieri – annuncia il sindaco Miatto – è stata avviata la procedura per la denuncia, al momento contro ignoti, per le scritte “Braido sindaco” comparse in città. Essendo la denuncia contro ignoti, la procedura adottata dalla Procura vuole che sia formalizzata alla fine di ogni mese, dunque a fine giugno, per poter essere già corredata di indagini preliminari. Come comune, nel frattempo provvederemo a spendere qualche soldino per ripulire quelle scritte. Probabilmente si riuscirà a trovare l’autore, ma questo lo vedremo con i carabinieri».
L’ufficio strade e la polizia locale hanno provveduto ad individuare i vari punti cittadini imbrattati dalla scritta “Braido sindaco” sempre vergata con dello spray verde e probabilmente, dalla grafia, sempre dalla stessa mano. Scritte che erano comparse nella notte tra martedì e mercoledì della scorsa settimana sul muro della galleria di via San Gottardo, su un muro della rotatoria di via del Cansiglio nei pressi dell’Aldi, sul muretto del fiume Meschio davanti al duomo di Serravalle, sulla facciata di una casa non abitata e in altri punti.
«Procedere con la denuncia contro ignoti è un atto dovuto trattantosi di un vero e proprio imbrattamento di luoghi pubblici – afferma Miatto -, denuncia che viene corredata dal materiale raccolto. Speriamo di poter arrivare all’individuazione dell’autore. Elementi utili ci arrivano dal sistema di videosorveglianza. Il sentore è che l’autore delle scritte possa essere sempre lo stesso».