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09 gennaio 2025

Treviso

SVEGLIA! NON SOLO PER LA NOTTE BIANCA

Treviso punta sulla notte. I numeri li ha. La volontà?

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SVEGLIA! NON SOLO PER LA NOTTE BIANCA

 TREVISO - Ma dai, un pizzico di ottimismo e facciamo festa! Tanto è questo che passa il convento. Volantini e manifesti in giro e promozione di ogni tipo per la serata di oggi dedicata allo shopping al chiaro di luna e la musica dal vivo nelle piazze del centro di Treviso.

Sarà, almeno lo vuol essere, una botta di vita, finalmente, per una città che dovrebbe chiamarsi Penelope visto che è in perenne lotta fra chi vorrebbe vivere e divertirsi “persino” nella città fra le mura e chi invece vuole, fortissimamente vuole, una città dormitorio.

Mentre la vita ed il resto del mondo scappano via! In una Treviso che appare condannata a vivere alla giornata, senza sapere o volere un suo preciso destino futuro, domani sera si farà comunque festa. E’ la terza edizione di Midnight Shopping, appuntamento promosso in collaborazione fra amministrazione comunale e la Confcommercio. Certo, una serata di shopping non fa né primavera né casse piene.

Ma può dimostrare, come sta succedendo nel resto della Marca, che i trevigiani apprezzano e rispondono in massa alla proposta di avere la città a loro totale disposizione anche dopo cena. Al giovedì ad esempio Montebelluna e Vittorio Veneto (con Victor) per un mese danno “i numeri”, al venerdì ci pensa Conegliano a far passare al meglio il dopo cena al fresco di via XX Settembre e del viale principale del centro ad ascoltare musica e andare a zonzo a curiosare fra le corti.

Questo sarà uno dei pochi venerdì di Marca. Approfittiamone! In Corso del Popolo, di fronte alla Chiesa di S. Martino, musica salsa, con esibizione dei piccoli allievi dell’accademia di balli caraibici RH Positivo. Nell’isola della Pescheria danza hip hop: saranno i ragazzi di RH Positivo a dar spettacolo. Sotto la Loggia dei Cavalieri quintetto jazz fusion, il Blue Elettrico. In Piazza Ancillotto alla ribalta il The Blues Projet.

In Piazza San Vito giovani talenti in concerto (con Creative Space Music Scool). Nicola Bortolanza trio in Piazzetta Lombardi: musica jazz mainstream e bossanova. Salsa in Quartiere Latino ancora con gli RH Positivo. In S. Agostino il Saisy Trio, la storia della musica anni ’70-’90 reinterpretata in chiave acustica. Trevigiani: divertitevi e spendete. Sono i due requisiti affinchè l’appuntamento sia riproposto. E magari magari diventi un’abitudine settimanale. E’ volere troppo? Chiedere è lecito e poi… ecc. ecc.

Sergio Zanellato

 

TREVISO - Una notte bianca o … in bianco? Può o potrà una sola serata a negozi aperti, quella programmata per questa sera, salvare Treviso. Ridare alla città gli almeno 200 posti di lavoro persi nei negozi di una città che ancora deve decidere cosa fare da grande?

Treviso è stata trasformata – è cattiveria dire: volutamente? - in una bella addormentata. Ma il tragico è, che non stiamo leggendo o vivendo una favola. E’ una tragedia. Perché, a causa di scelte che si stanno rivelando funeste, è stato stravolto il volto e la vocazione del nucleo storico cittadino, la Treviso dentro le mura, senza individuarne però i contenuti alternativi. Il vuoto creato d’autorità è rimasto tale.

Intanto si perdono posti di lavoro e la città si rianima solo quando c’è il cattivo tempo. I turisti calano in massa dalle montagne o dalle spiagge infatti, solo quando c’è nuvolo o, peggio, se c’è cattivo tempo. In questi giorni poi, c’è un po’ di movimento sotto i portici del centro grazie alle scuole che sono andate in vacanza lasciando però per testamento gli elenchi dei libri da acquistare sia per il periodo estivo sia per il prossimo anno scolastico. E di conseguenza nelle libreria c’è la coda da caffè.

E’ assurdo però augurarci anni di mal tempo per dare animo e ruolo a Treviso. Per anni con la scusa che mancavano risorse l’amministrazione comunale, ed in primis l’ex assessore Bastianetto, sono stati immobili, dichiarandosi vittime della cassa. Pur avendo un tesoro sopra al quale era seduto: la stessa città.

Nessuno ormai inventa formule magiche. Ma se un qualsiasi assessore guarda fuori dalle mura, vede esperienze positive e formidabili nella stessa Marca. Basta studiare il felice caso Conegliano e i suoi magici venerdì sotto le stelle; non si trova un centimetro quadrato per parcheggiare pancia e lato B tanta è la folla che si accalca. Per restare nelle città di matrice made in Lega Treviso poteva optare per bussare alla porta di Vittorio Veneto (anche qui c’è da imparare e non poco) o di Montebelluna (di giovedì notte, per un mese come a Conegliano, c’è l’imbarazzo della scelta fra i negozi aperti e i concertini per le strade e altre mille proposte…).

Perché Treviso non fa la giapponese e va ad imparare la lezione da chi può insegnare un qualcosa di molto appetibile.

Non è credibile che ci si nasconda dietro la scusa della mancanza di risorse. E allora Montebelluna, Conegliano, Motta, Oderzo, ecc. ecc. dove le trovano?

Perché nessuno ha pensato che bastava coinvolgere la città – è questo il vero tesoro sul quale la classe dirigente è seduta in modo inconsapevole – e bussare alle porte dei suoi concittadini? Come è stato bravissimo il super Sindaco Gentilini a trovare sponsor per il restauro delle Mura così si poteva fare per dare vita e animazione alla città, senza limitarsi ad una notte in bianco, quella dell’8 luglio, nella speranza che dai balconi delle vie del centro non riversino sulle teste dei viveurs della “Midnight Shopping” boccali o pittali di prodotto casalingo…

E’ da sposare in questo contesto di vuoto pneumatico ai vertici della città l’iniziativa dei commercianti che fanno capo a Piazza Borsa. Da ieri mattina hanno aperto una raccolta di firme per dar corpo ad una petizione contro lo spostamento degli uffici della Camera di Commercio alla Treviso 2, il Centro Appiani. Scrivono: “In questi giorni si sta concretizzando l’ultimo atto dell’operazione denominata “Risiko immobiliare” che ha comportato il totale svuotamento del centro storico. Oltre al danno per gli esercenti, la Camera di Commercio si troverà a sborsare oltre 5 milioni per realizzare l’opera. Non riusciamo a trovare dove sia questo “interesse pubblico”. Con questa petizione intendiamo manifestare il nostro più totale dissenso a questo trasferimento”.

Perché se c’è qualcuno che crede che basti un albergo a 10 stelle al posto del vecchio tribunale in piazza Duomo per rilanciare Treviso siamo decisamente fuori rotta. Di conseguenza se qualche amministratore comunale volesse qualche dritta per fare di più e meglio (molto) di quanto si sta facendo adesso basta che si rivolga magari, scelgo fior da fiore, al presidente del Club dello Stroppolo e all’assessore Loris Zava (leghista …non un extracomunitario) a Conegliano, a Victor di Vittorio Veneto, oppure a Paolo Vendramini di Montebelluna. Tutta gente che parla poco ma dà risultati. Ed è quello che manca a Treviso: gente che parli poco ma faccia miracoli visto che di tempo utile ormai ne è rimasto molto poco. Poi ci sarà la pace, eterna?

Sergio Zanellato

 

 


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24/06/2011

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