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20 novembre 2024

Vittorio Veneto

Vittorio Veneto, giunta Miatto silurata dai leghisti

Non passano le variazioni al dup e al bilancio, l’intervento sull’ex discarica di Forcal e l’acquisto dei negozi sfitti in Quadrilatero

| Claudia Borsoi |

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Vittorio Veneto, giunta Miatto silurata dai leghisti

VITTORIO VENETO Bocciata la variazione al programma triennale dei lavori pubblici e quella al programma triennale degli acquisti di forniture e servizi che contemplavamo tra gli altri l’intervento a carattere sociale sulla palazzina di via Galilei, l’aumento dello stanziamento di risorse per la chiusura della discarica di Forcal e per il project financing dell’illuminazione pubblica. Bocciata la variazione al bilancio che contemplava lo stanziamento, tra le tante voci, delle risorse per sostenere le elezioni comunali e per avviare il bando per co-sostenere manifestazioni pubbliche dei prossimi mesi, dai festeggiamenti per Santa Augusta al Vi-Ve in Vintage, dai concerti estivi al Carnevale. Decaduta, essendo stata bocciata la variazione al bilancio, l’adozione della variante finalizzata a porre un vincolo preordinato all’esproprio sulla discarica di Forcal per poi realizzare, una volta acquisito il terreno al patrimonio comunale, una comunità energetica. Bocciato infine l’atto di indirizzo per l’acquisto di alcuni negozi sfitti posti al piano terra del Quadrilatero.

 

Ieri sera, mercoledì, a maggioranza i punti centrali dell’ordine del giorno della giunta Miatto sono stati bocciati con i voti delle opposizioni e dei consiglieri leghisti Mario Rosser, Roberto Parrella, Alberto Pagotto e Giancarlo Scottà. Tensioni in aula tra giunta e opposizione e tra giunta e Lega, che fino a poco fa era parte della stessa maggioranza. La campagna elettorale è così entrata nel vivo, con la contrapposizione accesa in seno alla stessa maggioranza uscente.

 

Fin dalla discussione del dup il capogruppo leghista Mario Rosset ha fatto capire come lui e gli altri colleghi leghisti avrebbero votato. «Una variazione scarna: ci aspettavamo qualcosa in più, ad esempio in tema sicurezza o abbassando la pressione tributaria – ha detto Rosset in aula -. Troppi interventi delle opere pubbliche sono stati spostati negli anni. La nostra impressione è che lasciamo una città più povera di quando arrivati». Concetto ripreso dal capogruppo Pd Marco Dus: «La sua amministrazione – ha detto rivolto al sindaco Antonio Miatto – lascia una città più povera. Era meglio procedere con l’attività ordinaria da amministrazione in scadenza». «Oltre ad una città più povera – ha aggiunto la consigliera Mirella Balliana (Rinascita Civica) -, ci troviamo con una città in declino. E il risultato negativo di questa giunta lo prova la spaccatura in maggioranza». «Io sono dell’opposto avviso – ha replicato il sindaco a chi ha detto che la città ora è più povera -: siamo arrivati a chiudere i derivati e la città si è liberata di tanti problemi vecchi. Il prossimo sindaco troverà una città più ricca, più ricca di un teatro, meno debiti e meno problemi». Parole che non hanno convinto Rosset: «Il dup è un atto di indirizzo politico e di fiducia del consiglio verso la giunta – ha dichiarato -. E noi, io, Parrella, Pagotto e Scottà, non rinnoviamo la fiducia alla giunta». Quindi la votazione, in cui sono prevalsi i voti contrari (10).

 

Poi la variazione al bilancio illustrata dal vicesindaco Gianluca Posocco. «Secondo me è condivisibile per favorire l’organizzazione di manifestazioni che necessitano di una programmazione» ha detto in premessa dopo aver illustrato le vari voci. Per voce del dirigente comunale del settore finanze, Sarri, è stato spiegato che nonostante il voto contrario del precedente punto, la variazione sarebbe stata votata nella sua interezza non essendo emendabile, ma al prossimo consiglio si sarebbe dovuto stralciare i punti compresi nel dup. Giulio De Antoni (civica Dus) ha chiesto una sospensione della seduta. Al rientro Rosset ha ribadito «coerenza» dalla Lega quindi il voto contrario. «Prendo atto – ha replicato il consigliere Gianantonio Da Re, ex Lega – del voto contrario. Perderemo un milione di euro di fondi Pnrr per la discarica di Forcal, 2,5 milioni di euro del palazzo Piazzoni, 250mila euro per la palazzina di via Galilei: sì, sarà una città più povera». «Non è vero – ha ribattuto De Antoni -, non perderemo i finanziamenti. I fondi Pnrr per la discarica sono lì da un anno». «Sono atti politici importanti – ha affermato Dus -: c’era tempo e modo per pianificarli. A 45 giorni dalle elezioni sono atti puramente politici». Anche qui 10 contrari al momento del voto, punto che non è passato.

 

Quanto alla variante per l’ex discarica, il punto – è stato spiegato dalla segretaria comunale – è decaduto, essendo venuta meno la copertura economica inserita nella variazione al bilancio bocciata.

 

Infine l’altra bocciatura dell’atto di indirizzo per l’acquisto di negozi sfitti al Quadrilatero. L’assessore Ennio Antiga ha illustrato la proposta di acquisto dei negozi sfitti al piano terra posti nella porzione del condominio dove già il comune ha degli spazi per trasferirvi qui l’anagrafe. La giunta aveva valutato di acquistare gli spazi dell’ex cartoleria, dell’ex Mazzonetto e del bar self-service. Il proprietario, unico per tutti questi spazi, ha detto di essere interessato a vendere. In aula l’opposizione ha rilevato come non è posizionando uffici chiusi il pomeriggio e nel fine settimana che si va ad animare il Quadrilatero. L’operazione però, a poche settimane dal voto, non ha convinto né le opposizioni, né i consiglieri leghisti che hanno bocciato l’operazione.


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