Conegliano, "almeno un terzo dell'area ex Zanussi va destinato a parco"
Nessuna offerta per l'area nord dell'ex Zanussi. Le proposte di "Noi per Conegliano"
CONEGLIANO - Nessuna offerta per l’area nord dell’ex Zanussi. L’asta di ieri non ha regalato novità alla città di Conegliano, ma ha risvegliato il dibattito sul futuro del sito.
“Le esperienze a cui fare riferimento non mancano in Italia e in Europa. La Cité du Vin è un’ottima idea e il gruppo intende anche dare spazio alla ricerca: al momento Università di Padova e Crea-Viticoltura si trovano nell’ambito della scuola enologica e non hanno modo di ampliarsi, nell’area potrebbero insediarsi centri di ricerca legati ad altri ambiti agricoli e ambientali, oltre a quelli del mondo del vino”, dichiara l’architetto Carlo Dal Vera, esponente della coalizione “Noi per Conegliano”.
L’obiettivo della civica è quello di realizzare un sito “green”: “Almeno un terzo dell’area va destinato a parco”, dichiara Amedeo Fadini, membro di “Noi per Conegliano” e del suo gruppo di lavoro “Urbanistica e Sviluppo sostenibile”.
Negli 11 ettari dell’area potrebbero essere realizzati ambienti da dedicare “alla ricerca e all’innovazione” e spazi per la “residenza innovativa, il social housing inter-generazionale”.
Sul piatto, ovviamente, c'è anche la questione relativa ai parcheggi. “Pensare a quasi mille posti auto a raso ridurrebbe la superficie da destinare a parco”, sostiene Italo Rebuli, altro esponente di “Noi per Conegliano -. Si potrebbe pensare anche ad una soluzione multipiano”.
Secondo la civica, la nuova amministrazione deve “assumersi la responsabilità di dare indirizzi precisi”.