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27 aprile 2024

Una fotografia lunga tre anni

Categoria: Fotografia - Tags: Michael Wesely, Fotografia e tempo, Moma, Potsdamer Platz, Foro stenopeico

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Andrea Armellin | commenti |

Chissà cosa avrebbero pensato i fotografi degli albori dell’opera del loro collega Michael Wesely. Loro ossessionati dai tentativi per ridurre al minimo i tempi di esposizione, lui invece detentore del record (non ufficiale credo, non è iscritto al Guiness dei primati… ho controllato) per la fotografia con la più lunga esposizione della storia.

Se all’esecutore della prima fotografia della storia a noi giunta, Nicéphore Niépce, servirono circa otto ore nel 1826 per imprimere delle ombre su una lastra di peltro di 20x16 cm circa (il risultato lo vedete qui sopra), a Michael Wesely son serviti tre anni (agosto 2001-giugno 2004) per ottenere gli scatti del cantiere del Moma, il museo di arte contemporanea di New York. Lavoro commissionatogli proprio dal museo, dopo aver visto il suo lavoro sul cantiere della Potsdamer Platz, a Berlino: due anni di esposizione (da aprile 1997 a giugno 1999).

 

NEW YORK: il cantiere del Moma, fotografie con tre anni e due anni di esposizione

 

BERLINO: il cantiere di Potsdamer Platz

Ma come è possibile non bruciare una fotografia con un’esposizione di tre anni? Wesley (foto qui a sinistra, classe 1963, nato a Monaco e residente a Berlino) lavora con una fotocamera dotata di una piccolissima fessura al posto del diaframma, in modo da permettere alla pellicola esposizioni lunghissime senza ottenere fotogrammi troppo luminosi. Una tecnica che ha perfezionato in molti anni di esperimenti. E questo è tutto quello che è dato sapere. Non vi vien voglia di provare?

 

 

 

 

PS1. C’è una tecnica simile (la stessa?) che si avvale dell’utilizzo del foro stenopeico (pin hole camera, in inglese). In pratica, una scatola con un buco piccolissimo al posto dell’obiettivo. Si può realizzare più facilmente anche praticando un forellino sul tappo che va a chiudere la fotocamera una volta tolto l’obiettivo. O acquistarlo già forato, se non amate il rischio (ad esempio qui). Se vi interessa approfondire l’argomento, cliccate qui.

 

PS2. Verificando il Guinnes dei primati ho scoperto che i record riguardanti la fotografia sono pochissimi. Il record (datato 2005) per la più grande collezione di macchine fotografiche del mondo è il fotogiornalista Dilish Parekh, di Mumbai, India. Ha una collezione di 4.425 antiche macchine fotografiche, che raccoglie dal 1977. Mi vien mal di testa solo al pensiero di pulire la polvere, incubo di ogni fotografo…



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